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USA: campagna multimediale contro la violenza in famiglia

26/09/2008

Obiettivo: Tante donazioni e gesti di solidarietà quanti sono ogni anno i soprusi perpetrati tra le mura domestiche. In campo internet, telefonini, agenzie di PR, sponsor commerciali e politici.

Mai negli Stati Uniti d’America una campagna di comunicazione sociale è stata pianificata in modo così organico. Il motivo sta nel problema: negli USA una donna su tre, almeno una volta nella vita, è stata vittima di violenza o di abusi sessuali da parte del marito o del fidanzato. Si stima inoltre che ogni anno tra i 10 e i 17 milioni di bambini siano stati testimoni di soprusi e maltrattamenti consumati tra le mura domestiche.


A tutto questo il Family Violence Prevention Fund ha deciso di rispondere colpo su colpo, chiedendo agli americani altrettanti gesti di solidarietà: da un semplice sms al messaggio vocale di politici e vip, fino all’acquisto – per cinque dollari – del braccialetto che identifica i supporter di questa articolata iniziativa di social marketing chiamata “RESPECT!” e curata dall’agenzia Barkley, con la collaborazione di PR Solutions per la copertura mediatica della costa atlantica.


La “giornata del rispetto” è stata realizzata lo scorso 19 settembre. Ma si è trattato soltanto del primo passo, per una campagna che durerà negli anni. Notevole, comunque, il successo registrato durante l’evento di “kick-off”. Per l’occasione, e per il prosieguo dell’iniziativa, la catena di negozi Macy’s ha messo a disposizioni i suoi 600 punti vendita in territorio USA. E hanno aderito oltre 130 campus universitari. Mentre i principali operatori di telefonia mobile hanno prestato le loro tecnologie per l’invio dei messaggi di solidarietà.


Coinvolto anche il mondo dello sport, con la diffusione dei messaggi di sensibilizzazione durante gli incontri dei Los Angeles Dodgers (Baseball) e dei San Francisco 49ers (Football). Il vero centro pulsante della campagna è però internet e il sito ad essa dedicato: www.giverespect.org. Qui una mappa interattiva degli States geo-localizza in tempo reale gli sms di solidarietà e le donazioni. Qui vengono trasmessi senza interruzione i messaggi vocali di politici e personaggi noti. L’iniziativa, inoltre, è la prima a coprire per intero l’arco dei principali social media attivi in Rete, con una presenza su Facebook, YouTube, Flickr e Twitter.


Infine, la politica. Innegabile è il legame tra gli obiettivi del Family Violence Prevention Fund e il programma sociale del Partito Democratico. Durante la Convention nazionale di fine agosto, infatti, ampio è stato lo spazio di discussione riservato al tema della violenza domestica e sessuale.


Ad animare il dibattito sono stati soprattutto i sostenitori di Joseph Biden, il candidato vice presidente noto per le sue competenze di politica internazionale. Pochi sanno invece che nel 1994 scrisse e fece approvare dal Congresso il “Violence Agains Woman Act”, la legge che garantisce supporto morale e materiale alle donne vittime di abusi. Determinante, inoltre, il contributo di Biden alla redazione dell’International Violence Agains Woman Act.


Non molto diversa è la politica sociale del Partito Repubblicano, che punta a stroncare il traffico di esseri umani, anche all’estero, attraverso una task force agli ordini del Presidente.


Alle norme in vigore e a quelle che potrebbero essere varate in futuro rimanda la campagna di comunicazione dell’FVPF, invitando quanti siano vittime o testimoni di violenze in ambito familiari ad avvertire le autorità tramite il numero verde istituito per l’occasione.


Rosario Vizzini – Redazione Cultur-e
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