Vertice Londra - Roma: si rafforza la collaborazione per lo sviluppo della CSR

Prosegue l'intensa collaborazione tra il governo italiano e quello inglese sul tema della responsabilità sociale delle imprese.La collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e il DTI (Department of Trade and Industries) è stata avviata nel 2003 e consolidata dalla firma di una dichiarazione congiunta tra i rispettivi ministri (www.welfare.gov.it/csr).I principi fondamentali sui quali è basato l'accordo sulla promozione della CSR nei rispettivi Paesi e in Europa sono:

il riconoscimento della natura volontaria della CSR
la necessità di credibilità e trasparenza delle pratiche di CSR
l'attenzione alle caratteristiche e ai bisogni specifici delle piccole e medie imprese
il supporto e la compatibilità con gli strumenti internazionali esistenti
Le attività avviate sono numerose e prevedono per il prossimo autunno anche la realizzazione di un convegno bilaterale sulle piccole e medie  imprese e la CSR. I due Paesi in questo modo si confronteranno sulle politiche, sugli strumenti e sulle best practices realizzate per favorire la diffusione della cultura della CSR tra le piccole e medie imprese.L'importanza della CSR per l'Italia e la Gran Bretagna e le attività bilaterali in corso sono state inoltre ricordate e condivise dai Premier dei due Paesi nel vertice italo-britannico dello scorso 13 luglio. In particolare, nella dichiarazione congiunta si legge: " il governo italiano e il governo inglese riconoscono che la responsabilità sociale delle imprese (CSR) è un'area importante della cooperazione tra Italia e Gran Bretagna, basata sul riconoscimento della natura volontaria della CSR. I due Paesi inoltre non appoggiano un approccio orientato alla certificazione da parte di enti terzi della CSR o la creazione di  marchi/bollini sociali a livello nazionale. Il Ministro Maroni e il Ministro Hewitt, rafforzeranno la collaborazione in questo campo, continuando a promuovere l'accordo già stipulato e coinvolgendo altri colleghi e la Commissione" (www.governo.it).