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Volontariato: il ruolo della comunicazione

28/06/2011

Sono moltissime le realtà attive nel terzo settore che affidano la propria esistenza all’attività volontaristica e la comunicazione può essere uno strumento molto utile per fare incontrare “domanda” ed “offerta”. Purtroppo sono ancora poche le iniziative in questo senso. Un’interessante eccezione è rappresentata dal progetto _Volontari per un giorno,_ come mostra _Rossella Sobrero._

di Rossella Sobrero
Il ruolo della comunicazione per promuovere il volontariato è fondamentale: questa affermazione, all’apparenza ovvia, non lo è affatto. Sono poche, anzi pochissime, le campagne realizzate dalle organizzazioni del Terzo Settore che hanno come obiettivo la ricerca di nuovi volontari o la fidelizzazione dei volontari già attivi. E anche nel 2011, Anno Europeo del Volontariato, non si sono registrate iniziative significative sull’argomento.
In questa specie di deserto, spicca Volontari per un giorno, una campagna promossa da Ciessevi Milano, Forum del Terzo Settore Lombardia, CSR Manager Network, Fondazione Sodalitas, Fondazione Iulm e progettata da Koinètica e KPMG. L’iniziativa è stata inserita nel programma di attività del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, referente italiano dell’UE per l’Anno Europeo.
L’obiettivo di Volontari per un giorno è sollecitare le persone a partecipare alle attività di volontariato organizzate a Milano e provincia dalle associazioni del Terzo Settore. Un progetto “a rete” che conta sulla collaborazione di tanti soggetti diversi e che vuole sollecitare i cittadini a provare per un giorno l’esperienza di volontariato ma anche sensibilizzare imprese e istituzioni locali.
La campagna – che utilizza web, affissioni, stampa e RP – è partita a giugno e prosegue nel mese di luglio.
Il sito creato ad hoc www.volontariperungiorno.org rappresenta il cuore del progetto: le associazioni di volontariato hanno caricato la propria “offerta” (oltre 8.000 i posti messi a disposizione); cittadini e imprese, che in questo caso rappresentano la “domanda”, hanno potuto scegliere le attività ritenute più interessanti.
Volontari per un giorno si è dimostrato uno strumento per facilitare il contatto tra due mondi vicini che spesso faticano ad incontrarsi: le persone che desiderano mettere a disposizione parte del loro tempo per gli altri ma non sanno come fare e le organizzazioni non profit che hanno bisogno di tanti volontari per realizzare le attività a favore della collettività (dall’aiuto a chi si trova in difficoltà alla salvaguardia dell’ambiente).
Alcuni importanti soggetti hanno garantito il proprio sostegno attraverso forme di collaborazione diverse: dalle aziende, che hanno offerto ai propri dipendenti la possibilità di partecipare alle attività previste (tra le altre, L’Oreal, ABB, IBM) , ad alcune organizzazioni (Milano Altruista, AIM, etc.) che hanno partecipato attivamente alla promozione.
Diventare “volontario per un giorno” permette a tante persone di capire la ricchezza di questa esperienza. Magari non solo per un giorno ma per sempre.
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