/media/post/3l83bz4/donne-al-lavoro-796x512.jpg
Ferpi > News > A Trento focus sulla professione al femminile

A Trento focus sulla professione al femminile

20/10/2016

Roberta Zarpellon

Superare le disparità di genere: è stato il focus dell’incontro dedicato alla professione al femminile nell’ambito del Festival delle Professioni di Trento. Anche Ferpi presente nel panel con Roberta Zarpellon.

 

Che senso ha, oggi, parlare di professioni al femminile? A che punto siamo nel nostro Paese? Se lo è chiesto, nell’ambito del Festival delle Professioni patrocinato da Ferpi, svoltosi a Trento dal 13 al 16 ottobre, il panel dedicato al tema “AEQUALE: LA PROFESSIONE AL FEMMINILE. Seminario di informazione e divulgazione del primo strumento ordinistico nazionale per la sensibilizzazione ai contenuti sulle pari opportunità”.

A delineare lo scenario ci ha pensato Sara Ferri, assessore provinciale all’università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo affermando che ”è necessario attuare strategie comuni pubblico-privato per rimuovere, dove ci sono, quegli ostacoli che impediscono di far valere il valore dell’individuo”.  Su questo, in Trentino, ci si interroga e lavora da tempo stimolando, ad esempio, l’utilizzo del contributo a fondo perduto dedicato alla libera professionista neo-mamma o al libero professionista neo-papà che vogliano farsi sostituire oppure farsi supportare da un collaboratore di propria fiducia entro i primi tre anni di vita del bambino.

Ma cosa accade fuori delle mura dello studio? E’ un mondo, quello del lavoro, che vive di stereotipi e di grandi disparità. Basti pensare che, dei 154.000 architetti presenti in Italia, il 42% sono donne ma guadagnano in media il 57% in meno dei colleghi maschi.  Un dato dichiarato da Cristina Bardelloni e Fulvia Fagotto dell’Associazione Donne Architetto impegnata, con il progetto AEQUALE, nello sforzo di aggregare le donne architetto per stimolare il dialogo, aumentare le opportunità, svolgere azioni di mentoring verso le più giovani.  Situazione simile è stata lamentata anche dalle rappresentanti delle altre professioni presenti al panel, dalle giornaliste, alle commercialiste alle chimiche.

Anche Ferpi è stata chiamata a testimoniare l’evoluzione della propria professione. Già lo scorso anno, la collega Enrica Orecchia  ne aveva fotografato i tratti salienti dando anche una lettura di quel “pink power” che sembra caratterizzare molte professioni umanistiche. A Trento, come membro del Gruppo di Lavoro FERPI ”Comunicare le professioni” ho ricordato  l’evoluzione che, in questi anni, anche le relazioni pubbliche hanno avuto e, quanto l’idea di una professione a maggioranza femminile abbiamo comportato in termini di percezione ed immagine. Ho anche avuto modo, però, di raccontare di una professione in cambiamento, dove, ad oggi, la percentuale tra donne e uomini è di 56,8% a fronte di 43,2% e dove, proprio il maggiore equilibrio tra i sessi ha apportato contributi e visioni diverse.

E proprio la valorizzazione delle differenze potrà, per molte delle relatrici presenti al tavolo, essere la chiave di svolta per il futuro delle professioni (e non solo delle professioniste), chiamate ad un ruolo economico, ma anche sociale dove le diverse competenze e capacità possano trovare un terreno fertile di crescita e sviluppo offrendo un contributo alla crescita del nostro Paese.

 

 
Eventi