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Accordi di Stoccolma: il punto della situazione

20/04/2011

Continuano i lavori del team degli Accordi di Stoccolma. Il numero dei professionisti che si è unito al gruppo aumenta, così come i risultati. _Toni Muzi Falconi_ fa il punto sulla diffusione in Italia del documento globale contenente indicazioni sul futuro delle Relazioni pubbliche.

Ferpi e i componenti del gruppo di lavoro sugli Accordi di Stoccolma continuano la tematizzazione del documento. Gli Stockholm Accords sono un vero e proprio brief sulle relazioni pubbliche per le relazioni pubbliche e contengono elementi di scenario e indicazioni operative sul nuovo ruolo della funzione nelle organizzazioni e per la professione. Ferpi e i componenti del gruppo di lavoro sugli Accordi di Stoccolma continuano la tematizzazione del documento con l’intento di farlo diventare cultura professionale.
di Toni Muzi Falconi
I soci Ferpi che ne fanno parte sono ormai una settantina, e i lavori in corso sono febbrili. Cinque gruppi di lavoro operano in parallelo con uno spazio virtuale comune di condivisione di documenti e esperienze.
I gruppi sono dedicati all’argomentazione del valore che le relazioni pubbliche producono per le organizzazioni e la società declinata in funzione degli interessi di cinque comunità di stakeholder della nostra professione:

business community (coord. Valeria Cecilia)
professional community (coord. Biagio Oppi)
educational community (coord. Michele Toscano e Stefania Romenti)
media community (coord. Cristina Marchegiani)
tourism community (coord. Francesca Albanese)

I gruppi si incontrano regolarmente tra Roma e Milano e telefonicamente con tutte le altre città d’Italia ove risiedono i componenti.
Una volta al mese si riunisce il gruppo completo, sia fisicamente che telefonicamente.
Il 16 febbraio a Roma si è realizzato un workshop di 4 ore dedicato alla costruzione del ‘corpo di ballo’ degli Accordi, vi hanno partecipato 40 soci (20 da fuori Roma) e ora questo è il numero dei nostri ambasciatori formati che possono discutere e presentare il senso, i contenuti e il valore degli accordi in differenti situazioni, con differenti stakeholder in tutta Italia.
E’ stata attuata una raccolta fondi. Ad oggi sono stati raccolti 15 mila euro. Nelle prossime settimane ed entro giugno verrà lanciata una seconda raccolta raccontando i risultati ottenuti con la prima e si pensa di raccogliere il doppio. Insomma il gruppo è in grado di autofinanziarsi.
In questa fase del lavoro sono in corso contatti con una cinquantina di soggetti (associazioni di professionisti, associazioni di imprese, associazioni di comunicazione e singole organizzazioni a livello centrale e periferico) per concordare altrettante almeno occasioni ad hoc oppure di inserimento in eventi già programmati in tutta Italia per portare le nostre argomentazioni.
Fra le tante cose i programma prima dell’assemblea elettiva sono il ForumPA, la riunione di tutti i direttori finanziari a Perugia, la Confindustria di Genova.
La prima tesi di laurea sugli accordi è stata completata, altre cinque almeno sono in arrivo entro l’anno.
Il senso degli Accordi è entrato in molti corsi di laurea dei nostri docenti.
E questo è quanto.
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