Buone notizie sulla salute dell'advertising, parola dell'Economist, che in un interessante articolo traccia le tendenze principali del settore evidenziando un bilancio positivo e un'aspettativa di crescita. Dopo la bolla di Internet e i cambiamenti rivoluzionari degli ultimi anni pare che la pubblicità inizi finalmente a godere di buona salute.Cambiano i canali e i modi, ma il dato importante è che il consumo mondiale di pubblicità è cresciuto del 7% nel 2004 secondo Zenith Optimedia. Complice la ripresa dell'economia, ma anche e soprattutto un anno scandito da due avvenimenti che hanno inevitabilmente creato un considerevole indotto: le elezioni presidenziali americane e le olimpiadi.Infine incide moltissimo il motore di sviluppo di paesi come la Cina e l'India.Altro dato, già annusato da tempo dagli esperti, è l'ingresso tra gli advertisers online delle aziende che provengono da settori tradizionali.Per quanto riguarda le modalità va segnalato che già dopo lo sboom della new economy avevano iniziato a crescere soluzioni alternative alle tradizionali forme di advertising: promozioni in-store, direct mail, sponsorizzazioni, keyword. Attualmente la televisione si conferma ancora una volta il più potente veicolo di advertising, conquistandosi il 38% della spesa globale pubblicitaria.Ma le aspettative verso la Rete continuano a rimanere alte: cresce la propensione, specie da parte dei giovani, a sostituire la carta stampata con il Web, il chè fa si che sempre più aziende "old" guardino a Internet con interesse. Oltrettutto i risultati degli effetti dell'advertising online sono più facilmente misurabili.Secondo l'esperto dei media Robert Coen dell'Universal McCann, nel 2005 il mercato globale dell'advertising crescerà del 6%.Il mercato dell'advertising ha segnato un inatteso +7 per cento nel 2004 e la crescita continuerà anche nel 2005.