Analisi media: il congresso a Vienna
13/01/2016
I principali player del mondo del monitoraggio ed analisi dei media, di database giornalistici, di piattaforme informatiche e di consulenza per le agenzie di PR si sono riuniti a Vienna nel novembre scorso per il 47° World Media Intelligence Congress. Interessanti gli spunti emersi anche per l’Italia.
Con oltre 300 visitatori provenienti da più di 30 paesi si è concluso il 47° World Media Intelligence Congress organizzato dalla
FIBEP, la Federazione internazionale che riunisce oltre 100 aziende del settore del monitoraggio e delle analisi dei media.
Dal 17 al 20 novembre, a Vienna, si sono così riuniti i principali fornitori di soluzioni e servizi per il monitoraggio ed analisi dei media, di database giornalistici, di piattaforme informatiche e di consulenza per le agenzie di PR.
La quattro giorni del Congresso ha riguardato, per i primi due, attività esclusive per gli iscritti alla Federazione, mentre per i restanti una serie di attività aperte al pubblico, caso eccezionale in quanto è stata la prima volta dell’apertura del Congresso anche a clienti e partner.
La sessione plenaria si è aperta con le relazioni di Mazen Nahawi e di Florian Laszlo, rispettivamente presidente e segretario generale della FIBEP, che hanno così inaugurato l’evento.
Di particolare interesse l’intervento della Burton-Taylor che ha fornito uno spaccato del mercato del media intelligence a livello globale, stimato in 2,6 miliardi di dollari, sottolineando che in America sono prevalenti, in termini di fatturato, i servizi di monitoraggio e gestione dei social media, mentre in Europa quelli più classici come la rassegna stampa ed il monitoraggio Radio/TV, così come avviene in Asia, anche se, in entrambi i continenti, il mercato del social è in forte crescita.
Scopo della FIBEP è anche quello di favorire l’integrazione fra i diversi associati, pertanto si è discusso su come realizzare un formato standard XML affinché possano essere gestiti in maniera semplice e lineare gli scambi fra partner.
Una speciale attenzione è stata rivolta anche agli aggiornamenti relativi al copyright nei vari paesi, tema particolarmente caldo in ambito internazionale e non solo qui in Italia.
Fra i vari, la parte da leone l’hanno fatta quattro temi: le analisi dei Big Data, con le presentazioni di colossi quali IBM ed Oracle, la semantica e l’intelligenza artificiale applicata ai sistemi di information retrieval, il monitoraggio e l’analisi dei social media e lo speech-to-text, la tecnologia che permette in automatico di convertire il parlato in testo, affinché si possano poi applicare gli stessi sistemi utilizzati per la lettura dei giornali e del web anche a quanto citato nella radio e nella tv.
In ultimo non poteva mancare un argomento di particolare interesse per i comunicatori, ovvero l’annoso problema relativo alla misura i risultati delle proprie attività di PR, le analisi quali-quantitave, cercando di trovare degli standard comuni.
La 47a edizione del Congresso è stata anche l’occasione per votare il nuovo presidente della Federazione e l’intero comitato esecutivo, portando, fra l’altro, i vice presidenti da tre a sette. Il presidente eletto è stato Alexis Donot, CEO della Argus della Presse, mentre i nuovi vice presidenti sono stati Johna Burke (BurrellesLuce, USA), Magdalena Horanska (MCA Grupa/Newtwon Media, Adriatic/Czech Republic), Sophia Karakeva (DataScouting, Greece), Aseem Sood (Impact Research and Measurement, India), Christophe Dickes (Kantar Media, France), Sean Smith (iSentia, Australia / New Zealand) and Oresti Patrictios (OrnicoGroup, South Africa).
Tutti i partecipanti sono rimasti entusiasti dei risultati dell’evento, per le nuove tecnologie ed i servizi presentati ed anche per la risposta del pubblico e si sono tutti dati appuntamento a Washington DC, sede del Congresso per il prossimo anno.