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Beyond Borders! Difesa civica, cittadinanza attiva e comunicazione: il ruolo fondamentale dei giovani

17/04/2025

Daniela Bianchi - Segretaria Generale FERPI

Questo non è un articolo ma una lettera aperta …ed è rivolta ai giovani

 

In occasione dei 45 anni dall’istituzione della figura del Difensore Civico ho avuto il piacere di intervenire ad una conferenza celebrativa Diritti, partecipazione, responsabilità: il ruolo dei giovani nella società contemporanea portando la voce di FERPI, la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, convinta che in questo momento storico, segnato da grandi cambiamenti sociali e politici il ruolo dei giovani è più importante che mai per costruire società più giuste e partecipate.

 

Tra di noi adulti, consumati dall’esperienza della pratica quotidiana parliamo facile di rappresentanza, diritti, esercizio di interessi collettivi, diamo per scontato troppe cose…

 

Ma tu, ti sei mai chiesto come potresti davvero fare la differenza nella tua comunità? O magari hai sentito parlare di "cittadinanza attiva", ma non hai ben capito cosa significhi concretamente per te?

 

Probabilmente sì… Molti giovani oggi sentono di avere energia e idee, ma non sempre trovano i canali giusti per esprimerle. Quello che è emerso durante la conferenza è che ognuno di voi può essere molto più di un semplice spettatore nella società.

 

Cos'è la difesa civica e perché dovrebbe interessarti?

Immagina di aver fatto richiesta per un documento importante e dopo mesi di attesa ancora nulla. O di aver ricevuto una multa che ritieni ingiusta. Chi ti difende quando la burocrazia sembra un labirinto senza uscita?

 

Il Difensore Civico è una figura che probabilmente non conosci ma che potrebbe salvarti in molte situazioni. È come un arbitro imparziale tra te e la pubblica amministrazione. Non indossa una toga come un giudice, ma ha strumenti concreti per aiutarti quando ti senti impotente di fronte alla burocrazia.

 

Il Difensore Civico lavora ogni giorno per garantire che i tuoi diritti siano rispettati. E non si tratta solo di risolvere problemi: la difesa civica ha anche un ruolo educativo, ti aiuta a conoscere i tuoi diritti e a capire come farli valere.

 

Conoscere questi strumenti è fondamentale proprio quando sei all'inizio del tuo percorso come cittadino attivo, perché la cittadinanza attiva è molto più che votare alle elezioni.

 

Quando senti parlare di "cittadinanza", probabilmente pensi alla carta d'identità o al passaporto. Ma essere cittadini attivi va molto oltre i documenti ufficiali!

 

La cittadinanza attiva è come una sedia a quattro gambe: tutte devono essere solide perché tu possa sederti comodamente nella società.

 

La prima gamba è quella politica/legale: non si tratta solo di votare ogni tanto, ma di conoscere come funziona il sistema e partecipare alle decisioni. Hai mai partecipato a un'assemblea studentesca o firmato una petizione? Ecco, hai già mosso i primi passi!

 

La seconda gamba è quella sociale: riguarda come ti relazioni con gli altri. Quando aiuti un vicino anziano a fare la spesa o ti offri volontario per un evento locale, stai costruendo questa dimensione.

 

La terza è quella culturale: conoscere la storia e le tradizioni del tuo territorio e rispettare quelle degli altri. Quando partecipi a un festival multiculturale o ti informi sulle tradizioni locali, stai rafforzando questa gamba.

 

L'ultima è quella economica: riguarda il tuo rapporto con il lavoro e il commercio. Scegliere prodotti locali o etici, informarti sui tuoi diritti come lavoratore o consumatore sono modi per esercitare questa dimensione.

 

Lo sapevi che?
L'articolo 2 della Costituzione italiana parla di "doveri inderogabili di solidarietà". In parole semplici: non siamo isole, ma parte di una comunità dove diritti e doveri vanno a braccetto!

 

I numeri parlano chiaro: in Europa ci sono circa 29 milioni di giovani tra i 6 e i 15 anni. Una forza enorme! Eppure, l'11,2% dei giovani europei tra i 15 e i 29 anni non studia né lavora (i cosiddetti NEET), con l'Italia che raggiunge purtroppo il 16%.

 

Ma non è tutto nero: oggi più del 40% dei giovani tra i 25 e i 34 anni ha un'istruzione universitaria, e circa il 25% fa volontariato regolarmente. Insomma, c'è voglia di partecipare!

 

Il problema? Spesso le iniziative per i giovani sono frammentate e discontinue. È come avere tanti pezzi di un puzzle senza riuscire a vedere l'immagine completa. Inoltre, c'è spesso un divario tra quello che le istituzioni propongono e quello che i giovani cercano davvero.

 

"Vogliamo essere ascoltati, non solo consultati!" è il messaggio chiaro che emerge. Troppo spesso la partecipazione giovanile si riduce a un "diteci cosa ne pensate" senza un reale coinvolgimento nelle decisioni finali.

 

Ma le opportunità ci sono! Programmi come Erasmus+, il Corpo Europeo di Solidarietà o DiscoverEU ti permettono di viaggiare, fare volontariato e confrontarti con coetanei di tutta Europa. Anche a livello locale ci sono iniziative che ti aprono le porte delle istituzioni.

 

Informati sui programmi europei per i giovani sul sito del Portale Europeo per i Giovani

Cerca associazioni studentesche o giovanili nella tua città

Partecipa a un consiglio comunale aperto al pubblico (sì, puoi farlo!)

 

Hai mai pensato che il modo in cui comunichi può fare la differenza tra essere ignorato o ascoltato? La comunicazione non è solo parlare, ma costruire ponti.

 

La FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) ci ricorda che una comunicazione etica e trasparente è fondamentale per la cittadinanza attiva. Non servono paroloni o discorsi complicati, ma chiarezza e onestà.

 

Ecco alcuni principi che puoi applicare ogni giorno:

  • Ascolta prima di parlare: la comunicazione è un dialogo, non un monologo
  • Sii trasparente: la verità costruisce fiducia
  • Comunica in modo inclusivo: assicurati che il tuo messaggio sia comprensibile a tutti
  • Verifica le informazioni: in tempi di fake news, controlla sempre le fonti

 

Questi principi non valgono solo per i professionisti della comunicazione, ma per chiunque voglia farsi ascoltare davvero. Che tu stia scrivendo un post sui social o parlando in un'assemblea scolastica, ricorda: le parole hanno potere!

 

Per partecipare attivamente, ecco alcuni passi concreti:

  1. Informati: non puoi cambiare ciò che non conosci
  2. Trova la tua causa: concentrati su un tema che ti appassiona davvero
  3. Unisciti ad altri: cerca gruppi già esistenti o creane uno nuovo
  4. Inizia in piccolo: anche azioni locali possono avere un grande impatto
  5. Persisti: il cambiamento richiede tempo e pazienza

 

Un giorno poi scoprirai che la partecipazione e la cittadinanza attiva, sono esercizio di Lobby Civica, e magari penserai a quante volte hai letto che lobby ha a che fare con quei gruppi di potere che cercano di influenzare le decisioni politiche a proprio vantaggio. Sono annose questioni tutte italiane (Ne abbiamo parlato qui), è oramai acclarato che lobby  è anche la partecipazione civica dal basso, in cui i cittadini e le organizzazioni promuovono i propri interessi legittimi in modo trasparente e responsabile ed è un canale fondamentale per portare istanze, dati e proposte concrete alle istituzioni, contribuendo a migliorare le politiche pubbliche.

 

Insieme, lobby e difesa civica rappresentano due facce della partecipazione democratica: la prima promuove la rappresentanza e l’influenza collettiva, la seconda garantisce tutela, ascolto e mediazione nei rapporti quotidiani con la pubblica amministrazione. Entrambe sono essenziali per costruire una democrazia più inclusiva, trasparente e vicina ai cittadini. Infatti la cittadinanza attiva è molto più di un diritto, significa partecipare consapevolmente alla vita della comunità, non solo esercitando i propri diritti ma anche assumendosi responsabilità

 

I grandi temi del nostro tempo – cambiamenti climatici, disuguaglianze, migrazioni, crisi sanitarie – sembrano enormi e lontani. Ma hanno un impatto concreto sulla tua vita quotidiana e sul tuo futuro.

 

La digitalizzazione e la globalizzazione hanno creato nuove opportunità di partecipazione: puoi connetterti con persone dall'altra parte del mondo che condividono i tuoi stessi interessi e preoccupazioni. Allo stesso tempo, sfide come la disinformazione e la polarizzazione del dibattito pubblico rendono più difficile un dialogo costruttivo.

 

Tu e i tuoi coetanei avete una responsabilità particolare per questo è fondamentale che siate coinvolti nelle decisioni che riguardano temi come l'istruzione, il lavoro, l'ambiente, i diritti umani e la giustizia tra generazioni.

Come diceva un vecchio slogan: "Pensa globale, agisci locale". Non puoi risolvere da solo tutti i problemi del mondo, ma puoi fare la differenza nella tua comunità. E quando tante piccole azioni locali si sommano, il cambiamento globale diventa possibile.

 

La difesa civica e la cittadinanza attiva non sono concetti astratti, ma strumenti concreti per migliorare la società in cui vivi. I giovani, con la loro energia, le loro idee e la loro visione del futuro, sono protagonisti essenziali di questo processo.

 

La comunicazione è il ponte che collega le tue idee al mondo. Usala con etica e responsabilità, e vedrai che le tue parole possono davvero fare la differenza.

 

L'antropologa Margaret Mead diceva: "Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo. In verità è l'unico modo in cui è sempre successo." In parole più semplici: non pensare mai di essere troppo piccolo per fare la differenza!

 

Ora tocca a te: informati sui tuoi diritti, partecipa al dibattito pubblico, contribuisci con le tue idee e le tue azioni a costruire un futuro migliore. La cittadinanza attiva non è solo un diritto, ma anche una responsabilità. E può essere un'avventura entusiasmante!

 

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