Redazione
Oggi Toni Muzi Falconi compie 82 anni. Un decano delle RP in Italia e nel mondo e socio storico della Federazione. Il suo ricordo dell'amico Eugenio Scalfari per celebrare il suo compleanno.
Oggi è il compleanno di Toni Muzi Falconi. Il maestro italiano delle Relazioni Pubbliche, Toni Muzi Falconi, compie oggi 82 anni. Auguri Toni da tutti noi di FERPI. Celebriamo il tuo compleanno pubblicando nuovamente il tuo saluto ad Eugenio Scalfari.
Grazie Toni.
Buon Compleanno
Uno dei momenti e degli episodi più importanti della mia carriera. Voglio condividerla di nuovo non solo perché domani compio 82 anni, ma anche perché gli amici, a partire da Eugenio Scalfari, ma anche tanti altri sono tutti complici e co-autori di quella che è stata un'iniziativa di grande successo di cui sono particolarmente orgoglioso, lo Scalfagiro.
Soprattutto per i più giovani.
Caro Eugenio,
approfitto di uno di questi abituali momenti collettivi di "volemose bene" seguiti alla tua dipartita che ha commosso le nostre intelligenze, per ricordare un episodio che, insieme a tanti altri, ci ha visti lavorare insieme per un obiettivo che, sì - certo - era nostro, ma era anche di tanti altri, e lo è ancora oggi.
Sono passati moltissimi anni e quell’episodio è rimasto un unicum, non ha avuto emuli...
Parlo dello Scalfagiro che risale all’autunno del 1975 e aveva come riferimento il Cantagiro di Ezio Radaelli, grande organizzatore di eventi canori per la Penisola, e personalmente ne avevo già fatti parecchi per questo o quel prodotto, per questo o quel cantante o sigla discografica.
Tu, invece, ci hai messo dentro tutta l’anima, ma insieme a me e ai miei soci - in primis Giampaolo Gironda - ce l’hanno messa anche altri.
Da Giorgio Bocca, a Giuseppe Turani a Natalia Aspesi e tanti altri dei tuoi. C'erano anche Emanuele Pirella e Michele Goetsche... quest’ultimo ti ha raggiunto solo da pochi giorni.
Ci accordammo con venti città - da Catania a Palermo, da Cosenza a Bari, da Roma a Perugia, da Parma a Milano, da Bologna a Genova a Trieste... in sei settimane, per interminabili ore, abbiamo discusso con migliaia di "simpatizzanti" ricchi di idee e con te (mai assente, sempre lucido attento e reattivo) come fare il giornale che sarebbe poi nato il 14 gennaio del 1976: la Repubblica.
Già, non esistono episodi analoghi: né prima, né allora, né poi. Ogni sera in un luogo diverso: teatro, cinema, sala congressi, aula magna: spazi sempre pieni.
Tu salivi sul palco e raccontavi cosa stavi facendo, con chi lo stavi facendo, perché lo stavi facendo, poi chiedevi ai tuoi collaboratori, di volta in volta, di aggiungere qualcosa, di assumere un impegno, di prendere nota.
Un vero e proprio massacro fisico. A Parma, abbiamo anche accompagnato in taxi Giampaolo Gironda in ospedale, in preda a coliche renali. Non è necessario dire che i preparativi - prima, durante e dopo - furono esasperanti e faticosi.
Ciao Eugenio.
Ti ho voluto bene.
