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Burson: cresce a livello mondiale il ruolo strategico delle RP. Per questo diventa essenziale una ma

18/10/2006

FERPI e Università Iulm hanno consegnato all'insigne pioniere delle Relazioni Pubbliche il Premio alla Carriera.

La visita di Harold Burson in Italia è durata poco (solo due giorni) ma è stata sufficiente perchè la comunità professionale e accademica dei relatori pubblici si mobilitasse in occasione di un evento che non si verificava da circa vent'anni. Il valore assunto dall'opportunità di ospitare l'uomo che è stato definito da PR Week 'il più influente professionista di RP del ventesimo secolo', si è così espresso nella volontà di FERPI e Università Iulm di rivolgere a Burson un riconoscimento al fondamentale contributo da lui offerto negli ultimi cinquant'anni al rafforzamento e alla diffusione della disciplina di relazioni pubbliche a livello mondiale.Il conferimento del Premio alla Carriera Iulm-FERPI si è svolto giovedì 12 ottobre u.s. nella sede dell'ateneo milanese con una cerimonia alla quale hanno preso parte un centinaio di ospiti tra professionisti, docenti e studenti universitari. Emanuele Invernizzi, Prorettore Iulm e consigliere FERPI, ha aperto l'incontro sottolineando l'importanza che questo premio assume quale testimonianza del percorso di sviluppo e del rilievo acquisito dalle relazioni pubbliche nel contesto socio economico globale e in quanto espressione di quella connessione tra mondo universitario e ambito professionale che lo stesso Burson ha più volte invitato ad intensificare. Mario Negri, Prorettore vicario Iulm che faceva le veci del Rettore impossibilitato a presenizare alla cerimonia, ha messo in luce il valore del contributo di Harold Burson all'educazione dei giovani professionisti che oggi si formano sui modelli metodologici che lui stesso ha concepito.Così il Presidente di Assorel Furio Garbagnati ha spiegato di non amare la definizione di 'guru', spesso attribuita a Burson, perchè riferita il più delle volte a chi pensa ma non conta molto. Invece Burson, il great master come infine lo ha definito, oltre a pensare, ha avuto un'influenza tale da aver scritto un capitolo dalla storia delle relazioni pubbliche mondiali.Prevista tra i relatori, ma anche lei trattenuta da un imprevisto, Adriana Mavellia, Presidente Gruppo Servizi per la Comunicazione l'impresa di Assolombarda, ha trasmesso un messaggio nel quale ha voluto sottolineare il ruolo di stimolo ed esempio di professionisti come Burson verso le giovani generazioni che si avviano alla carriera di relazioni pubbliche.Al momento della consegna del Premio alla Carriera, il Presidente di FERPI Andrea Prandi ha letto la motivazione del tributo:"Per la rivista PR Week Harold Burson "è la figura più influente di questo secolo ed è stato l'architetto di una delle principali agenzia di RP del mondo. Più di cinquant'anni fa ha fondato negli Stati Uniti l'agenzia Burson-Marsteller che rapidamente si è estesa nel resto del mondo. Dopo aver aperto in varie città americane, Burson comprese che molti clienti con cui lavorava negli Stati Uniti avrebbero avuto bisogno di una struttura professionale di relazioni pubbliche anche in Europa, in Asia e in Australia dove molte di queste aziende stavano avviando la loro attività, creando così un network in grado di affiancare le aziende ed aiutarle ad affrontare i problemi e a utilizzare le opportunità che si presentavano nel corso della loro attività economica.Harold Burson fu tra i primi a praticare il concetto del 'marketing integrato', portando il business relle relazioni pubbliche all'interno del mondo pubblicitario di Young&Rubicam. Il modello della diffusione delle RP nelle agenzie pubblicitarie è stato successivamente replicato ad altre strutture di successo. Ma soprattutto Harold Burson ha sempre messo la professione al centro dell'agenzia creando una cultura unica attraverso la formazione e l'impegno personale.Harold Burson ha fornito significativi contributi professionali in importanti aspetti delle relazioni pubbliche, in particolare nei campi del crisis management, nel perception management e nella corporate reputation, gettando le basi per dei modelli professionali che rimangono a tutt'oggi un riferimento per le imprese.Oggi l'Università Iulm e l'associazione professionale FERPI attribuiscono ad Harold Burson il 'Premio alla Carriera per la professione di relazioni pubbliche' per essere, da oltre cinquant'anni, una figura tra le più autorevoli a livello mondiale e per aver contribuito grandemente a refforzare la professione e la disciplina delle relazioni pubbliche".E infine, Burson ha preso la parola per i ringraziamenti e per affermare che nei sessant'anni che hanno segnato la sua carriera, alle relazioni pubbliche non è mai stata attribuita tanta importanza quanta gliene viene riconosciuta oggi, contrariamente a quanto si potrebbe percepire dai media. Questo trend, che riguarda al momento i paesi più sviluppati, emerge da alcuni elementi quali il fatto che nelle più grandi aziende del mondo i dirigenti di RP siedono al tavolo del top management, cosa che trent'anni fa non sarebbe potuta accadere. In secondo luogo, i titoli dei PR manager aziendali sono sempre più alti nella scala gerarchica dei ruoli e i loro compensi hanno subito un incremento impressionante. Infine, il CEO e il direttore delle relazioni pubbliche hanno cominciato a lavorare in team: non sono rari i casi di nuovi CEO che si insediano portandosi dietro il proprio personale consulente. Il fatto che non sia conveniente mantenere un PR manager già 'alleato' con il CEO uscente, dà la misura della rilevanza che hanno assunto del relazioni pubbliche.In passato i CEO facevano quasi esclusivamente ricorso a consulenti esterni mentre oggi la tendenza è quella di formare professionisti all'interno del proprio staff, che siano in grado di garantire la massima disponibilità e fiducia, come per altro accade anche molti altri ambiti professionali. In tale contesto - ha concluso Burson - , risulta evidente l'importanza che assume la formazione, e soprattutto la specializzazione, dei giovani e quanto diventi essenziale una sempre più profonda integrazione fra università, imprese e ricerca.
V.P.
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