Renata Kodilja lancia la proposta di un forum di discussione e preparazione.Le coordinate della propostaIl tema scelto per la seconda edizione del WPRF di giugno 2005 a Trieste, ci stimola (oggi si direbbe "ci intriga"), oltre che profilarsi come essenza della sfida professionale e scientifica dei relatori pubblici dei prossimi anni. Il comunicare la diversità e per la diversità, con la diversità e nella diversità implica una varietà di sfaccettature di contatto. D'altra parte il corso di laurea in Relazioni Pubbliche dell'Università di Udine a Gorizia è in impegnato a creare e a lanciare la prima rivista italiana interamente dedicata alle relazioni pubbliche e alle modalità comunicative con cui esse si realizzano. Il nome scelto "Contatti" vuole affermare con forza la dinamicità creativa in cui le relazioni pubbliche intendono muoversi, riconoscendo ad ogni ambito del sapere e del saper fare pari spazio di dialogo. Il primo numero della rivista, sotto la supervisione di Nicoletta Vasta, docente a Gorizia, previsto in uscita per dicembre 2004, affronta il tema "paura e paure". Il manifesto di "Contatti"recita testualmente: la paura dell'"altro (il "diverso", lo "straniero", il "malato") e le sue implicazioni relazionali, linguistiche, psicologiche, sociologiche e di comunicazione, anche in prospettiva interculturale. Quale miglior occasione per coinvolgere i ferpini in un forum di discussione che verrà pubblicato nel primo numero di Contatti?!!Il tema di questo forumDa psicologa sociale, quale sono, vi propongo uno spunto di riflessione, che non esaurisce in alcun modo gli argomenti possibili e che spero conduca verso altre multiple prospettive della e sulla diversità. Partiamo da un assunto: l'"altro come diverso", fonte di potenziale minaccia ma anche potenziale fonte di molta fascinazione. Noi attori del quotidiano mondo relazionale abbiamo bisogno di informazioni certe, rapidamente fruibili nell'incontro con l'altro, per la categorizzazione, per la riduzione dell'ambiguità di relazione, per la previsione di futuri sviluppi della stessa. L'"altro", se diverso, può essere fonte di minaccia soprattutto se il processo di categorizzazione è difficile (non possediamo schemi utili per interpretare l'appartenenza e le qualità dell'altro), oppure se (come nel caso dell'altro nemico per default, perché appartenente ad un gruppo ostile) la categorizzazione è stereotipata portando alla discriminazione e pregiudizio. Proviamo ad immaginare per un attimo il caso in cui la reazione alla diversità dell'altro sia di mistero e di bisogno di conoscenza (quanti di noi non si sono mai fatti "intrigare" dall'affascinante sconosciuto/a di turno?!). In tal caso possiamo ipotizzare che l'altro sconosciuto e diverso più che fonte di minaccia rappresenti un'opportunità di crescita personale e professionale, di dialogo, di ricchezza relazionale, di superamento dialettico di conflitti potenziali o reali. Lo scopo di questo forum è quello di delineare un percorso a temi (o ad ostacoli ) che consenta di procedere dalla "minaccia della diversità" verso il "valore della diversità". Come ET che da extraterrestre sconosciuto per antonomasia diviene caldo amico, il diverso può trasformarsi da minaccioso sconosciuto in famigliare affascinante fonte di specificità e di ricchezza relazionale. Tutti i modi ed i percorsi, dalla terra a Marte, sono contemplati!Inviate i vostri commenti, proposte, provocazioni a renata.kodilja@uniud.itIl World PR Festival di Trieste e la rivista Contatti del CdL Relazioni Pubbliche dell'Università di Udine a Gorizia uniti per gli obiettivi di dialogo e crescita scientifico-professionale della comunità dei relatori pubblici in Italia.