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Ciao, Gianpaolo

15/03/2013

Dopo una lunga malattia, si è spento lo scorso 9 marzo, _Gianpaolo Gironda,_ tra i più autorevoli professionisti delle Rp italiane, socio storico di Ferpi e componente del Collegio dei Probiviri. Il ricordo di colleghi ed amici che lo hanno conosciuto.

Sabato mattina 9 marzo se n’è andato Gianpaolo Gironda, socio storico di Ferpi, attualmente componente del Collegio dei Probiviri. Nella Federazione è stato sempre in prima linea con grande spirito di servizio, ricoprendo diversi ruoli sia come membro del Consiglio Direttivo nazionale sia come delegato. Tra i più apprezzati crisis & emergency manager italiani aveva cominciato giovanissimo nel 1964. A Toni Muzi Falconi, con cui, nel 1976, diede vita alla prima società italiana di Relazioni pubbliche piace ricordarlo attraverso una circostanza piacevole che li vide protagonisti assieme a Emanuele Pirella alla fine degli anni ’70 e che entrambi, quando la ricordavano cominciavano a ridere a crepapelle, come quando ne furono protagonisti. Si trattava di proporre un contributo come SCR per un evento organizzato dal compianto pubblicitario: Sognare Milano. Muzi Falconi e Gironda prepararono un intervento audio che oggi riproponiamo. “Non lo avevo mai visto ridere tanto, a crepapelle – ricorda Toni Muzi Falconi riferendosi a Pirella – ma anche Gianpaolo era divertito, mi piace ricordarlo così”.
Nelle parole del Presidente Ferpi, invece, la gratitudine per l’instancabile contributo umano e professionale che Gianpaolo Gironda ha dato per quasi cinquant’anni al mondo delle Relazioni pubbliche e alla Ferpi che ha servito fino all’ultimo, da componente del Collegio dei Probiviri.
“Ricordiamo tutti Gianpaolo per il prezioso contributo che negli anni ha dato alla nostra professione come precursore di metodologie e pratiche di lavoro oggi consolidate anche grazie a lui – afferma Patrizia Rutigliano – Socio storico di Ferpi, attento e rigoroso oltre che appassionato, ha continuato a dedicare attivamente il suo tempo e il suo impegno per la Federazione anche in questi ultimi anni sempre più delicati per la sua salute. Persona cara a tutti noi, me compresa, che ho avuto purtroppo modo di conoscerlo assai poco, rimarrà sempre vicino ai nostri cuori e vivo nei nostri pensieri. Alla sua famiglia ci stringiamo con affetto”.
“Oggi è un giorno di profonda tristezza – ha scritto il Presidente dei Probiviri, Luigi Norsa, commentando la morte di Gironda – La tristezza di sapere che mi mancherà in futuro un amico sincero e un collega che stimavo moltissimo. Se c’è un motivo per cui sono felice di aver aderito tanti anni fa a questa Associazione è che mi ha dato l’opportunità di incontrare e divenire amico di Gianpaolo. Lo voglio ringraziare qui per tutto quanto ha fatto per questa Associazione e per l’impegno che non ha mai smesso di mettere anche negli ultimi difficili mesi, è stato un esempio per tutti noi”.
Non hanno fatto mancare il loro ricordo anche i presidenti delle due commissioni statutarie di Ferpi, Eva Jannotti di Casp, la Commissione di aggiornamento e specializzazione professionale, per cui Gianpaolo Gironda aveva tenuto tanti corsi, e Roberto Antonucci, presidente Cav, la Commissione di Ammissione e Verifica della posizione professionale. “Poche settimane fa – ha ricordato la Jannotti – abbiamo passato una giornata bellissima a Venezia, malgrado il dolore che ti perseguitava. Ricorderò per sempre i tuoi racconti, la tua intelligenza, la tua ironia ed i tantissimi insegnamenti che mi hai regalato”.
“Ho conosciuto Gianpaolo moltissimi anni fa – è il ricordo di Roberto Antonucci – sempre, ogni nostro incontro era introdotto dal suo caloroso saluto ed inconfondibile largo sorriso. E’ stato per la nostra comunità un professionista acuto ed un analista attento; colpiva per le intelligenti soluzioni che sapeva garbatamente proporre”.
Tanti ricordi e episodi anche nelle parole di Fabio Bistoncini, già vice presidente di Ferpi. “Ho provato un dolore acuto per la perdita di un amico e un grande professionista: forse il migliore nel campo della comunicazione di crisi, la sua grande passione (oltre alla vela). Ho conosciuto Gianpaolo nel 1991 quando cominciai a lavorare nella SCR Associati. Quando un giorno chiesi al mio capo, Ketty Tabakov, di avere indicazioni di alcune letture sulla comunicazione, per migliorare la mia conoscenza dell’argomento, lei mi rispose: ‘La prossima volta che Gironda viene a Roma chiedi a lui. Ti saprà consigliare’. Io, timidissimo, seguii il consiglio. Era pur sempre il Vice Presidente. Io l’ultimo arrivato. Mi tenne, nel suo ufficio foresteria di Via della Vite, per oltre due ore. Facendomi una miriade di domande su quello che volessi “fare da grande”. E alla fine una lunga lista di letture consigliate. Tanti i ricordi. Che è inutile e superfluo condividere. Dai tempi lontani della SCR non ci siamo mai persi di vista. Qualche pranzo, qualche cena, qualche telefonata. L’avevo incontrato qualche mese fa, nel suo ufficio. Già stava male. Appena entrato mi disse: Vieni che parliamo. Accenditi la pipa perché qui, ovviamente, si può fumare. Ironico, curioso, sorridente mi continuava a prendere in giro sulle mie rigidità caratteriali, guardandomi da sopra i suoi occhiali. Di recente le ultime telefonate. Abbiamo parlato di Ferpi, a lungo, e poi delle nostre cose. Gli avevo promesso che sarei passato a trovarlo di nuovo. Poi le notizie, da amici comuni, dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Scrivendo queste poche righe mi sono accorto che ho sempre avuto dei dubbi su quale fosse esattamente il suo nome. Gian Paolo, Gianpaolo, o Giampaolo? Perché in SCR lo chiamavamo sempre GPG”.
L’altro impegno professionale, ma anche una passione, di Gironda era la formazione. Del Gianpaolo “professore” è il ricordo del Vice Presidente, Giancarlo Panico. “Ci sentivamo spesso, anche di recente e fino a qualche giorno prima che veleggiasse verso il cielo, lo avevo conosciuto molti anni fa, ma il nostro rapporto si era rafforzato quando lo coinvolsi come docente nel Master in Relazioni pubbliche dell’Università di Salerno, una città di mare in cui, quando venne per la prima docenza, ci facemmo una lunga passeggiata proprio su quello che è considerato uno dei più bei lungomare d’Italia, porta d’accesso alla Costiera. Quel giorno, nell’intervallo della lezione, era contento perché da tempo non mangiava una “vera” pizza napoletana! La Pizza fu il pretesto per parlarci di cucina, napoletana ovviamente, di cui era grande estimatore”.
Per ricordare Gianpaolo Gironda, Toni Muzi Falconi propone altri due episodi che li hanno visti protagonisti insieme. Toni ci chiede di riproporli in inglese.
“In mid 1975 Eugenio Scalfari, who from Rome had been my real boss in my few months as international business editor of L’Espresso a few years back, decided to launch La Repubblica, a new National daily newspaper and asked our support in organizing for the coming fall a four months tour of major Italian cities to present the newspaper project and discuss with readers-to-be. The finished product would only appear in newstands in January of 1976. I enrolled Giampaolo Gironda, an excellent, determined and hard working colleague I had know for some time and, together, we organised what became known as the Scalfagiro. 16 cities in 4 months, 1 presentation per week from Palermo to Milano, from Venice to Genova and Torino. More than a newspaper, we quickly realized we were presenting the likes of a new political party. The socialist debacle in the recent elections, and the impossibility of the communist party to become part of the government for international reasons, created a lot of attraction for Scalfari and his early team of founding reporters, including legendary Sandro Viola, Giorgio Bocca, Giuseppe Turani… An intense experience, with the added value that we were able to create a long term bond with the leaders of what would become a highly important newsmedia”.
“One the founders of_ La Repubblica,_ legendary investigative journalist Mario Pirani, was later on selected to relaunch the weekly L’Europeo, a moderately progressive magazine and asked us to organize a ‘creative’ presentation in Milano to all advertising and corporate interests. We decided to hold this event in the immediate outskirts of Milano in the huge television studios of the Rizzoli group, the holding company that owned the weekly. We had contracted the then emergent and ‘intellectually correct’ british mime Linsday Kemp to perform for the audience and also attracted many celebrities. It was summer and we were not expecting the pouring rain that began in the morning of the event. Everything had been planned for an outside performance. Desperate, my colleague and partner Gianpaolo Gironda decided to offer a flight on a private plane obtained by the client’s holding company to a Nigerian weather magician living in Rome. At 4 pm (the event was to begin at 6.30) the magician arrived on the premises and, under the pouring rain, began his vodoo dance while we were preparing an emergency performance inside. At 5.30 pm the rain suddenly stopped and a beautiful brightly starred evening emerged for a very successful event which also marked our name as the good luck organizers of complex events…”
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