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Comunicazione come atto di speranza, Papa Francesco al Giubileo dedicato a noi professionisti

28/01/2025

Alex Moscetta

Siamo chiamati superare il cinismo e l'opportunismo che talvolta permeano i media, per diventare portatori di messaggi di fiducia e di cambiamento.

 

Il 25 e 26 gennaio 2025, con il Giubileo della Comunicazione, il Papa ha lanciato un messaggio potente per chi si occupa di comunicazione: un invito a guardare oltre le difficoltà del presente, a ricercare la verità e a portare speranza attraverso le parole. In un mondo che sembra spesso diviso e segnato da crisi, le parole di Papa Francesco sono un faro che ci guida a riscoprire il potere della comunicazione come strumento di speranza, unità e trasformazione sociale.

 

"La comunicazione è un atto di speranza." Con questa frase, il Papa ha sintetizzato un concetto fondamentale: la comunicazione non è solo un mezzo per trasmettere informazioni, ma un'opportunità per costruire ponti, per creare legami, per dare voce a chi è in difficoltà. In un contesto mediatico sempre più polarizzato, la speranza diventa l'elemento chiave per orientare il nostro lavoro.

 

Papa Francesco ha sottolineato che "la comunicazione è un dono che porta con sé la responsabilità di testimoniare la verità e di aiutare a costruire una società più giusta e inclusiva". 

Queste parole ci invitano ad assumere un ruolo attivo, responsabile, che non si limiti a raccontare i fatti, ma che sappia interpretare la realtà con una visione di speranza.

 

I professionisti della comunicazione sono chiamati a superare il cinismo e l'opportunismo che talvolta permeano i media, per diventare portatori di messaggi di fiducia e di cambiamento.

 

Le parole del Papa ci sfidano a riflettere sul nostro impatto. Non possiamo più limitarci a raccontare la cronaca di un mondo in crisi, ma dobbiamo diventare protagonisti di un racconto che guardi al futuro con occhi nuovi. La comunicazione deve diventare un terreno di speranza, in cui la verità non è solo un dato oggettivo, ma un valore capace di trasformare la vita delle persone.

 

"La speranza non è un'utopia. È un cammino da percorrere insieme." Le parole del Papa sono un invito all'azione, a un'azione condivisa che renda ogni professionista della comunicazione un "costruttore di speranza".

 

In questo Giubileo, siamo chiamati a non solo a raccontare il presente, ma a contribuire attivamente alla costruzione di una realtà più giusta e solidale.

 

In questo contesto, il nostro lavoro di comunicazione non si limita a dare informazioni. È un invito a tutti i professionisti a essere coraggiosi, ad assumere la responsabilità di raccontare storie che, pur nei momenti difficili, possano ispirare, educare e motivare.

 

La comunicazione è un'opportunità di riflettere e di scegliere il nostro contributo a una società più inclusiva e giusta.

 


 

Il servizio della socia Diomira Cennamo per FERPI sul 25 gennaio e il Giubileo della Comunicazione

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