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Cosa c'è dietro la protesta popolare in Ucraina?

01/12/2004
In una bella analisi pubblicata sul Guardian, viene illustrata la regia che guida la protesta ucraina di questi giorni, e che è la stessa che ha gestito le campagne elettorali in Serbia, in Georgia e in Bielorussia. Ong, agenzie di comunicazione Usa e i finanziamenti del filantropo George Soros aiutano a organizzare la protesta e formare in loco i controllori del regolare svolgimento della consultazione. Le fasi della campagna di comunicazione in estrema sintesi sono: identificazione realtà politiche altamente suscettibili di brogli elettorali; identificazione di un candidato dell'opposizione che abbia chanches di vittoria (anche se il suo successo è legato al suo anti-occidentalismo come nel caso del serbo Kustunica); campagna di promozione capillare sul territorio (con slogan semplici, adesivi, volantini e manifestazioni di piazza); uso della Rete come canale di comunicazione preferenziale in mancanza di emittenti dell'opposizione; formazione di controllori elettorali e organizzazione di una rete di exit-poll. Se poi nonostante gli sforzi il risultato delle elezioni fosse avverso e si riscontrasse l'esistenza di brogli, si ricorre all'occupazione degli uffici pubblici e alla mobilitazione di massa.Finora il sistema si è rivelato vincente in due casi su tre. L'esito della contestazione a Kiev potrebbe portare un altro successo.
Gabriele De Palma - Totem
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