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Cosa succede al giornalismo americano?

17/05/2005

Un altro episodio di relazioni pericolose tra agenzie federali americane e giornalisti, mentre si propone un nuovo caso alla Jason Blair: dove sono finite le fonti e la credibilità?

Il dipartimento dell'Agricoltura pagava un freelance 7.500 dollari e produceva notizie "sponsorizzate" ma senza trasparenza.L'ennesimo caso di relazioni tra agenzie federali americane e giornalisti viene rivelato dal Washington Post, quando ancora non si sono chiuse le ferite del caso Armstrong, il commentatore televisivo che ha portato alla ribalta della cronaca tutti i casi in cui le reti televisive trasmettono dei servizi simil-giornalistici (le cosiddette videonews) direttamente prodotti da agenzie federali o dipartimenti del governo e mandati in onda senza rivelarne la fonte.In particolare il Natural Resources Conservation Service ha appaltato al giornalista Dave Smith vari articoli sul tema della caccia e della pesca, allo scopo specifico di descrivere i benefici del NRCS Farm Bill. Intanto un'altra giornalista americana viene accusata di essersi inventata dei pezzi. Ventiquattro tra i 700 articoli di Michelle Delio, collaboratrice assidua della rivista scientifica e tecnologica Wired, sono risultati privi di una credibilità fondata. Le fonti non sono verificabili, le dichiarazioni riportate sono poco chiare e le coincidenze sono troppe. Pare poi che Delio firmasse anche qualche articolo per l'altrettanto prestigiosa Technology Review e pare che anche alcuni di questi pezzi siano risultati privi delle sufficienti garanzie di affidabilità. Lo scandalo riporta alla memoria la vicenda di Jason Blair, il giornalista del New York Times reo di aver colorato troppo i suoi articoli.Dopo il New York Times, ancora un giornalista che abbellisce con false citazioni. Ma che differenza c'è tra il colore e il falso? Blair aveva pagato cara la sua leggerezza e con lui il direttore del New York Times. A questo punto ci si aspetta altrettanta severità di fronte alla leggerezza con cui vengono trattate fonti e credibilità nella professione giornalistica. Tra videonews e freelance "fantasiosi", la stampa a stelle e strisce si interroga.Emanuela Di Pasqua-Totem
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