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Dal web alla carta

03/01/2006

E' la rivincita di Gutenberg: le webzine stanno lanciando edizioni di carta per aumentare lettori e pubblicità.

Da Business Week (registrazione obbligatoria) si legge di una tendenza inedita ma più che giustificata nel mondo dell'informazione. Dopo anni in cui si avverte l'esigenza da parte dei quotidiani cartacei di avere anche una presenza sul web, si sta ora assistendo alla corsa alla carta da parte delle webzine. E' l'esempio di Babycenter.com, magazine elettronico che ha deciso di allargare la propria presenza anche all'universo cartaceo e che ha fatto scuola tra le riviste "internet-only".
Inizialmente l'esigenza da parte dei giornali tradizionali era quella di coniugare la capacità di tempestività che offre la rete con la loro vocazione giornalistica, senza trascurare anche il differente appeal grafico. E così riviste come Time o Playboy hanno dovuto quasi forzatamente convertirsi all'online. Dall'altra parte però c'è un bacino di potenziali lettori che qualsiasi webzine non intercetta. Lo sostiene una ricerca targata InsightExpress: il 68 per cento dei consumatori di informazione non legge su internet, in parte perché non lo considera conveniente, in parte perché infastidito dall'invasività di banner e pop-up.
Business Week pubblica un resoconto dettagliato di questo trend e racconta, con dovizie di cifre, storie di conversione (anche) alla carta che rappresentano un interessante modello di business e un significativo impatto in termini di advertising. E il messaggio è univoco: la carta regala maggior credibilità.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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