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Dalla promozione digitale alla partita per la promozione del digitale

19/06/2018

raffaele

La notizia dell’avvio, da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale, di un percorso strutturato dedicato ad una migliore comunicazione dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione va accolta come un vero e proprio cambio di paradigma culturale nel panorama delle politiche pubbliche per l’agenda digitale italiana. Fino al 23 giugno è in corso la consultazione pubblica delle Linee guida Agid per i servizi digitali, come illustra Raffaele Paciello nella sua rubrica #AroundPA.

Realizzare la digitalizzazione del Paese e la crescita digitale della Pubblica Amministrazione attraverso lo sviluppo di nuove infrastrutture e servizi digitali. È questo il leitmotiv più frequente che negli ultimi anni sembra aver accompagnato come un mantra molti discorsi pubblici, numerosi studi e documenti ufficiali e anche diverse piacevoli chiacchierate fra addetti ai lavori, cultori delle cyber-politiche e appassionati smanettoni ormai evoluti alla versione n.0.

Tuttavia, messi da parte pionieri e visionari, dobbiamo rilevare che raramente ci siamo preoccupati di rivolgere l’attenzione alle vere cinghie di trasmissione (gli uomini e le donne della Pubblica Amministrazione) e ai reali destinatari dell’iper-mondo digitale (cittadini e imprese).

Presi dal nostro trionfale ingresso nella digital bubble, ci siamo per lo più preoccupati di segnalare quel pervasivo grado di analfabetismo digitale che, non troppo casualmente, rimarca l’andamento demografico di una popolazione sempre più dotata di risorse per giocare a briscola che di platee in grado di leggere o scrivere codice.

Per questo motivo la notizia dell’avvio, da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale, di un percorso strutturato dedicato ad una migliore comunicazione dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione e, al contempo, di un loro più efficace utilizzo da parte di cittadini ed imprese, va accolta come un vero e proprio cambio di paradigma culturale nel panorama delle politiche pubbliche per l’agenda digitale italiana.

Il percorso, avviato con la pubblicazione delle Linee guida per la promozione dei servizi digitali, segna un passaggio da un ormai vecchio approccio espansivo alla diffusione e alla crescita di piattaforme e tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ad una nuova visione di abilitazione culturale alla promozione e alla conoscenza dei servizi e delle opportunità offerte dal digitale.

In questa direzione il ruolo della comunicazione e della partecipazione civica rappresenta il vero valore aggiunto tanto dal lato dell’offerta (Pubblica Amministrazione) quanto da quello della domanda (cittadini e imprese).

Le linee guida proposte dall’Agid rappresentano, di fatto, il primo passo di un progetto più ampio denominato #comunicaitalia che contiene una serie di strumenti a supporto delle pubbliche amministrazioni e finalizzati ad avvicinare i cittadini all’utilizzo dei servizi digitali. La composizione delle linee guida prevede tre aree principali: comunicazione, marketing e storytelling.

Fino al prossimo 23 giugno sarà possibile partecipare alla consultazione pubblica delle linee guida, pubblicate all’indirizzo https://comunica-lg.readthedocs.io/it/latest/, relative all’area della comunicazione dei servizi digitali. Successivamente saranno poste in consultazione le sezioni relative al marketing e allo storytelling. Al termine della consultazione del 23 giugno verrà rilasciata una prima roadmap dei lavori e verrà pubblicata una prima release del sito di progetto con i primi kit promozionali a supporto delle strategie di comunicazione delle singole amministrazioni. Le linee guida proposte dall’Agid saranno oggetto di continui aggiornamenti e di successivi rilasci sempre più rispondenti alle specificità delle azioni e degli strumenti trattati.

La comunità professionale dei comunicatori ha oggi un’occasione unica per dare il proprio contributo e partecipare alla realizzazione di un percorso condiviso e incrementale finalizzato alla costruzione di quella crescita digitale del Paese che prova a superare il mantra quotidiano, ad uscire dalla bolla di pionieri ed innovatori e ad incidere sul destino di una popolazione che potrà anche continuare a giocare le sue partite di briscola, provando tuttavia a sperimentare nuove carte digitali.
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