È morto Lamberto Sechi
20/06/2011
Lo storico direttore di _Panorama,_ considerato il padre dei moderni settimanali d’opinione, è scomparso all’età di 89 anni. Il ricordo di _Toni Muzi Falconi._
Il giornalista Lamberto Sechi, considerato il padre dei moderni settimanali d’informazione italiani, è morto all’età di 89 anni. E’ stato lo storico direttore di Panorama che trasformò la testata da mensile in settimanale, dove i fatti erano ‘separati dalle opinioni.
Lasciato Panorama, Sechi è stato in seguito direttore di quotidiani (come La Nuova Venezia) e di altri settimanali (come L’Europeo dal 1980 al 1983, tornando di nuovo alla guida nel biennio 1993-1995), oltre che direttore editoriale dei periodici Rizzoli.
Ispirandosi all’esperienza della testata americana Time, Sechi trasformò Panorama in un settimanale di formato tabloid e dal taglio veloce, con un linguaggio spigliato e senza nessuna riverenza politica. Sechi inventò per ‘‘Panorama’‘ lo slogan ‘‘I fatti separati dalle opinioni’‘.
Nato a Parma il 16 maggio 1922, Lamberto Sechi frequentò il liceo ed ebbe come insegnante il poeta Attilio Bertolucci. Dopo una serie di esperienze nel giornalismo periodico locale in Emilia (in testate come Architrave e il Giornale dell’Emilia), Lamberto Sechi iniziò la carriera al settimanale Cronache, dove fu poi caporedattore. Divenne direttore della Settimana Incom, introducendo nella testata per famiglie l’attualità politica. Nel 1957 Sechi fondò il mensile Arianna, primo femminile moderno, per conto della casa editrice Arnoldo Mondadori. Poi passò a dirigere Oggi e nel 1965 fu il successore di Nantas Salvalaggio, fondatore di Panorama, allora mensile.
Toni Muzi Falconi ricorda così il giornalista e collega:
Mi ero da poco trasferito a Milano, avevo 22 anni ed ero media relator della 3M Italia. Lamberto Sechi aveva preso in mano Panorama e lo aveva rapidamente trasformato nel miglior giornale italiano. Cortese, gentile, aperto e collaborativo. Andai un giorno a trovarlo per chiedergli la disponibilità a ospitare un intero numero di pubblicità solo di prodotti 3M con l’intenzione di far capire ai lettori di quel settimanale la vastità di gamma dell’offerta della mia azienda. Aderì con entusiasmo… era la prima volta che una cosa del genere si faceva in Italia. L’idea non era mia ma di Roberto Scaglia, responsabile della pubblicità della 3M.
Negli anni successivi è sempre stato aperto, critico sì, ma molto rispettoso del mio lavoro. Quando girava per la redazione e mi vedeva a colloquio con alcuni dei suoi redattori (da Nazareno Pagani a Claudio Rinaldi a Luciano Santilli ..) mi sorrideva e ‘stai facendo il tuo lavoro, vero? Non esagerare, mi raccomando’. Un vero gentiluomo, un giornalista che aveva ben compreso il senso del nostro lavoro. Magari ce ne fossero come lui. E magari esistessero ancora settimanali come quel Panorama…