È scomparso improvvisamente a Milano il collega Ariberto Necchi della Silva
07/10/2008
Ne tratteggia un breve ricordo Attilio De Pascalis, delegato Ferpi della Lombardia.
Ho conosciuto Ariberto qualche anno fa a una cena della Ferpi. Ne è subito nata una amicizia, cementata da un frequente “consulto professionale” su temi legati al comune lavoro.
Ariberto era un personaggio singolare nel nostro mondo di PR, tutti affannati e frenetici. Un vero signore di altri tempi con fare garbato e attento. Era una persona piena di interessi: libri, cinema, arte, musica.
Ho visto crescere nel tempo la sua agenzia. O meglio il suo “studio”, come amava chiamarlo. L’ultima sede, in via Passione a Milano, è uno splendido loft, che aveva arricchito con immagini e libri.
Ariberto era laureato in Letteratura italiana presso l’Università Cattolica di Milano, aveva frequentato un Master in Relazioni Pubbliche ed era giornalista pubblicista.
Aveva un’esperienza ventennale nelle relazioni pubbliche. Aveva lavorato per alcune tra le maggiori società ed istituzioni. Era specializzato nei rapporti con i media, nell’issue management e negli eventi.
Prima di fondare il suo studio era stato Managing Director di Fleishman-Hillard Italia (dove ha lavorato per 5 anni), una delle più importanti società di relazioni pubbliche al mondo.
In precedenza, era stato Business Group Corporate Director Italia in Edelman Public Relations Worldwide.
Prima aveva contribuito alla nascita e all’affermazione di SEC, primaria agenzia dove ha lavorato fin dalla sua fondazione per 10 anni, fino a ricoprire posizioni di responsabilità senior.
La sua carriera era cominciata nel 1986, quando lavorava nel servizio relazioni esterne di due quotidiani nazionali.