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Eni: l'azienda italiana è, secondo la rivista americana Fortune, una tra le 10 più responsabili del

07/11/2007
Eni è considerata tra le aziende che prestano maggiore attenzione alle politiche di responsabilità sociale e ambientale aggiudicandosi il terzo posto nella classifica annuale dei 100 gruppi "più responsabili" di tutto il mondo, stilata dalla rivista mensile americana Fortune. Altri nomi italiani presenti nella graduatoria sono Fiat, che retrocede dal 24esimo posto dello scorso anno al 45esimo, Unicredit (49esima posizione) e Assicurazioni Generali, che indietreggia dalla 55esima posizione alla 71esima. La società italiana del "Cane a sei zampe" segue il gigante energetico britannico BP, a cui è stata conferita per il 2007 la palma d'oro della responsabilità, e il colosso bancario, sempre britannico, Barclays. Il concetto di responsabilità - spiega la rivista - si riferisce alla qualità dell'impegno adottato dalle aziende nel perseguire gli obiettivi sociali e ambientali prefissati. Per Eni si tratta di un forte balzo in avanti nella classifica, grazie anche al Gruppo di Sostenibilità che la società ha creato e che, ricorda la stessa Fortune, "fissa le procedure e gli obiettivi per tutte le sue divisioni". E' stato grazie alla creazione di questo gruppo, che Eni "ha prodotto il suo primo rapporto di sostenibilità, che riporta in dettaglio le emissioni di gas responsabili dell'inquinamento". La rivista ricorda come Eni sia entrata negli indici FTSE4Good e Dow Jones Sustainability Index, indici azionari che comprendono società che si sono confermate leader nello spronare il settore di cui fanno parte a un maggior impegno degli azionisti. "Gli impatti ambientali - continua Fortune - sono stati altrettanto tangibili. L'azienda ha ridotto la presenza nel settore del carbone del 21,5% e ha diminuito l'energia utilizzata dalle sue raffinerie".  A occupare le prime dieci posizioni, dopo Bp,  Barclays e Eni, sono, per ordine, HSBC Holdings, Vodafone, Royal Dutch Shell, Peugeout, HBOS, Chevron e DaimlerChrysler. 
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