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Eredi, lobby e ricchezza

08/05/2006

Continua lo scandalo delle lobby e i dubbi sulla loro liceità. Un recente report dimostra l'impegno di famiglie molto benestanti nell'azione di lobbying contro la tassa patrimoniale.

La denuncia viene da Public Citizen: circa diciotto famiglie ultra-benestanti americane hanno finanziato una colossale campagna di lobby contro la tassa di successione. Dietro ci sono tutti i grandi nomi delle dinastie, a cominciare da Wal Mart. Un report ricco di dettagli che si trascina dietro inevitabili riflessioni sulle lobby e la trasparenza, nonché sul concetto di ricchezza. Recentemente la rivista Forbes ha proposto un'indagine e un identikit sulla gente che vive bene: sono cambiati gli indicatori e il concetto di "wealthy" è considerato molto più a rischio di un tempo.
Il documento sintetizza le posizioni dei differenti schieramenti in America, denunciando l'attività di pressione nascosta esercitata da alcuni grandi nomi. Sotto accusa è soprattutto la campagna di informazione avviata da coloro che ostacolano la cosiddetta "estate tax". L'obiettivo è quello di fornire l'impressione (sbagliata) che l'imposta di successione possa nuocere a una consistente parte della popolazione Usa.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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