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Ferpi: continua il dibattito sul futuro dell’Associazione

07/05/2009

Alessandro Magnoni, Direttore Affari Generali di Coca-Cola HBC Italia, interviene nel dibattito sul futuro della Ferpi chiarendo le ragioni che l’hanno spinto a presentare un documento di programma in vista della prossima Assemblea nazionale dei soci.

Cari Soci, cari colleghi


nelle ultime settimane, anche grazie all’iniziativa mia e di altri colleghi di presentare un documento di indirizzo per la prossima Assemblea dei soci, nell’Associazione e conseguentemente su questo sito si è sviluppato un dibattito sul futuro di Ferpi. Alcune posizioni espresse su questo sito, anche dure e in alcuni casi pesanti, richiedono un chiarimento. Consentitemi, dunque, di condividere con voi la cronologia dei fatti delle ultime settimane e alcune mie valutazioni. Un modo, mi auguro, di far chiarezza verso tutti e sgombrare il campo da qualsiasi equivoco, involontario o non.


Per chi non dovesse aver tempo, voglia o interesse di arrivare sino in fondo a questa mia nota provo a sintetizzare.


Sono, insieme a 15 colleghi, imputato di “lesa maestà” per aver osato mettere in discussione alcune storiche dinamiche associative ma ho riscontrato che piuttosto che discutere, c’e’ chi trova molto più comodo respingere in blocco o parzialmente nuove idee e proposte, specie quando vengono da una parte di persone giovani e finora mai direttamente impegnate nella gestione associativa… noi, invece, pensavamo di operare in un contesto in cui prevalesse il dinamismo, non già la pura conservazione di potere e di posti.


A titolo personale posso dire, inoltre, che ho la fortuna di essere professionalmente impegnato a sufficienza anche senza incarichi diretti e medaglie di Ferpi.


Ci tengo a sottolineare che per noi non ci sono “questioni di bottega e di rancori personali”, ma solo la volontà di essere attivi, attori partecipi in quel processo di decisioni che la prossima Assemblea di Milano dovrà avviare nel segno di un rispetto reciproco, di un confronto con pari dignità tra i “protagonisti” ed una base associativa determinata e ricca di volontà, tra i colleghi “anziani” ed affermati e quei tanti colleghi meno “anziani” che vivono la professione con la medesima passione e professionalità.


UN ANNO FA…


Lo scorso anno, prima dell’Assemblea Ordinaria non elettiva, leggevo sul sito una nota a firma di Toni Muzi Falconi, che nelle conclusioni diceva tra l’altro:


“Mi permetterei di proporre un forte rimpasto nel Consiglio Nazionale invitando moralmente (moral suasion) quei consiglieri che non hanno fatto granché a fare spazio a risorse nuove che si sono manifestate e, allo stesso tempo, invitare i Consiglieri supplenti che non intendessero lavorare a lasciare il proprio spazio.
Sarebbe un bel segnale di serietà e di resipiscenza. Così operando, il secondo anno del mandato potrebbe contare su un quadro attivo più dinamico e si arriverebbe alla scadenza naturale del mandato con un successo pieno. Pensiamoci tutti!”


Grazie a questo autorevole suggerimento, ho cominciato a pensare ad un impegno per me nuovo in Ferpi.


Così, per preparami e documentarmi meglio, sono diventato un più attento lettore del magazine e del nostro sito, ho cominciato a ragionare sulla Ferpi e sulle sue prospettive con altri colleghi iscritti che avevo via via modo di incontrare nell’ambito del mio lavoro quotidiano.


Lo scorso febbraio, Attilio Consonni, Presidente della Fondazione Coca-Cola HBC Italia, mi ha parlato dell’imminente convocazione di una Conferenza di Programma decisa dal Consiglio Direttivo in due sessioni a Milano e a Roma, come sicura opportunità per me ed altri colleghi di essere ascoltati, di presentare idee e proposte per il futuro dell’Associazione.


Poco dopo, come tutti gli iscritti Ferpi, ho ricevuto una e-mail dalla Commissione Elettorale di Garanzia che dava indicazioni di date e di scadenze, riprese successivamente in una pagina dell’organo ufficiale dell’Associazione. Cresceva così la nostra attesa, ma ormai a fine marzo ancora nessuna convocazione.


Sempre da Attilio Consonni ho infine appreso che la Conferenza si sarebbe dovuta svolgere a Milano ad inizio aprile. Non arrivando, però, alcuna comunicazione, si restringevano i tempi per essere ascoltati e dare un contributo all’elaborazione di proposte comuni in tempo per la scadenza fissata del 27 aprile.


LA CRONOLOGIA DEI FATTI


Solo a questo punto, assieme ad altri colleghi abbiamo cominciato a mettere nero su bianco alcune considerazioni, partendo proprio dalle riflessioni suggerite da Toni Muzi Falconi un anno prima. In particolare abbiamo ritenuto di proporre una riduzione del numero dei Consiglieri ed una correlativa responsabilizzazione di ciascuno, affidando ad ogni Consigliere una sola delega all’interno del Consiglio.


Finalmente una lettera del Presidente Comin ha annunciato le Conferenze di Programma a Milano il 15 aprile e a Roma il 20, ma ormai mancavano troppi pochi giorni per raccogliere le conclusioni e redigere un documento di indirizzo. Nella stessa lettera di convocazione, il Presidente Comin annunciava la presentazione di un suo documento e di una sua lista con i candidati per l’elezione del Consiglio.


Questa è, nei fatti e nella cronologia del loro svolgimento, la sola ragione per cui per essere ascoltati abbiamo redatto un documento di indirizzo, “Relazioniamoci – Per la continuità nel cambiamento”, depositato il 14 aprile presso la sede Ferpi. Personalmente, poi, sono intervenuto sia a Milano che a Roma dove, a nome del gruppo di tutti i firmatari, ho pubblicamente dichiarato che il nostro candidato per la presidenza era ed è Gianluca Comin.


A questo proposito, è bene rammentare che l’Assemblea elegge solo i componenti del Consiglio Direttivo Nazionale. Sono i Consiglieri che, in una riunione successiva all’Assemblea, procedono alla nomina del Presidente. Se saremo presenti in Consiglio, il nostro voto per il Presidente sarà dato a Gianluca Comin.


A Milano, traendo le conclusioni della Conferenza di Programma, Gianluca Comin ha affermato che il documento “Relazioniamoci – Idee per la continuità nel cambiamento”, da me sottoscritto come primo firmatario, era ed è condivisibile, fatti salvi poche criticità e chiarimenti. Nel breve intervallo prima della riunione di Roma, pensavo di ricevere precisazioni su queste criticità. Solo nella giornata di giovedì 23, in un breve dialogo, Gianluca mi ha precisato di pensare a un Consiglio rappresentativo composto da 25 membri (prima differenza) e di avere una diversa valutazione sul ruolo e le responsabilità di Ferpi Servizi Srl (seconda differenza).


In questo nostro breve dialogo, così limitato nei suoi contenuti, non ho intravisto una apertura, una volontà di collaborare insieme nella stesura di un unico documento.


Ho consultato i colleghi firmatari del nostro documento ho segnalato a Comin che sul numero di consiglieri potevamo essere d’accordo con la sua indicazione se fosse stato accolto il suggerimento di una nuova governance, in cui ai singoli consiglieri siano attribuite singole deleghe per l’attuazione del programma. Per quanto riguarda Ferpi Servizi, invece, non siamo riusciti a trovare una qualche differenza tra quanto affermato in “Relazioniamoci – Per la continuità nel cambiamento” e quanto evidenziato nel testo del documento nel frattempo presentato da G. Comin e G. Vecchiato.


PERCHE’ IL NOSTRO IMPEGNO


“Relazioniamoci” è di fatto l’espressione delle idee e delle proposte di un gruppo di associati che non fanno parte dell’attuale gruppo dirigente.
Riteniamo che sia un nostro dovere e diritto, quali iscritti, contribuire allo sviluppo e al consolidamento della credibilità e della reputazione della Ferpi, l’unica e sola organizzazione che rappresenta la nostra professione.


Alessandro Magnoni
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