Festival della Comunicazione: a Camogli in scena le Visioni
01/06/2018
Dopo Comunicazione, Linguaggio, Web e Connessioni, il fil rouge del Festival della Comunicazione di quest’anno, Visioni, porta avanti l’eredità di Umberto Eco, ideatore e padrino della manifestazione. Dal 6 al 9 settembre, un meraviglioso sistema di segni da interpretare secondo diverse prospettive, sensibilità, punti di vista, combinando alto e basso, serietà e ironia, particolare e universale sarà protagonista dell’evento.
Torna da giovedì 6 a domenica 9 settembre, a Camogli, l’appuntamento annuale più atteso in Italia dedicato alla comunicazione, alla cultura e all’innovazione, il
Festival della Comunicazione, diretto da
Rosangela Bonsignorio e
Danco Singer e organizzato da
Frame, in collaborazione con il
Comune di Camogli.
Dopo
Comunicazione,
Linguaggio,
Web e
Connessioni, il
fil rouge di quest’anno,
Visioni, porta avanti l’eredità di Umberto Eco, ideatore e padrino della manifestazione, il cui pensiero dà forma ad ogni edizione, non solo nei toni e nelle tematiche, ma soprattutto nella sua particolare visione del contemporaneo e dell’umano: un meraviglioso sistema di segni da interpretare secondo diverse prospettive, sensibilità, punti di vista, combinando alto e basso, serietà e ironia, particolare e universale.
E proprio al grande maestro e semiologo, il festival dedica nella sua giornata d’apertura lo speciale evento
Musica e parole. Un ricordo di Umberto Eco. Dell’ingegno multiforme di Umberto Eco si è ricordato molto ma non tutto: il serissimo studioso di san Tommaso, semiologo, romanziere, bibliofilo, faceva posto nella sua sterminata memoria alla più completa raccolta di barzellette del secolo. Ci raccontano il suo precoce umorismo due amici di infanzia e di gioventù e di tutta la vita,
Gianni Coscia e
Furio Colombo. I suoi allievi e poi colleghi,
Valentina Pisanty e
Riccardo Fedriga, ricordano qualcuna delle sue infinite battute di spirito.
Paolo Fabbri,
Maurizio Ferraris,
Marco Santambrogio, vecchi amici e colleghi, descrivono i momenti più impensati in cui lo hanno visto ridere e giocare con le parole.
Sul tema
Visioni si affronteranno e confronteranno
oltre 100 ospiti tra i più prestigiosi rappresentanti della cultura, dell’economia, della scienza, dello spettacolo, dell’innovazione tecnologica dell’Italia e del mondo, e gli amministratori delegati e i presidenti di alcune delle maggiori aziende nazionali e internazionali.
«Visione è narrazione, sogno, fantasia, talvolta illusione ed inganno - spiegano Rosangela Bonsignorio e Danco Singer - È interpretazione del reale secondo la nostra peculiare sensibilità percettiva, le nostre coordinate storico-culturali e la nostra genialità. È la capacità di scorgere l’inedito, di vedere oltre il piano materiale e immaginare situazioni possibili e realizzabili. È il risultato di uno sguardo al contempo particolare e d’insieme, che a partire dal contesto attuale disegna nuovi scenari, apre nuove strade e mette in moto il cambiamento. Le grandi innovazioni della storia e le scoperte della scienza derivano da menti visionarie che, spostando l’orizzonte delle capacità presenti, fissano nuovi traguardi. L’arte, la scrittura e la musica, spesso contaminandosi a vicenda, ci mostrano in atto universi possibili, alternativi e complementari e arricchiscono così le visioni del presente, perché possiamo immaginare futuri diversi».
Tutte le iniziative del festival sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti.
Per ulteriori informazioni: www.festivalcomunicazione.it