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Gregorio Arena alla Seconda Convenzione Nazionale della Sussidiarietà

21/06/2005

La relazione del presidente di Cittadinanzattiva.

Ci vuole un po' di pazienza, perchè è una vera e propria relazione, ma -  vi assicuro - ne vale davvero la pena. Quella letta Venerdì scorso da Gregorio Arena, presidente di Cittadinanzattiva, alla Seconda Convenzione Nazionale della Sussidiarietà (dal titolo Ripartire dai Cittadini!) va letta con attenzione da chiunque si interessi di comunicazione e di governo dei sistemi di relazione.Eccola.1.Cominciamo intanto col dire che Gregorio Arena è una vecchia e gradevole conoscenza delle relazioni pubbliche: raffinato giurista, argomentatore persuasivo, grande amico del nostro Federico Spantigati e co-fondatore del Movimento Correnti (una delle più stimolanti esperienze intellettuali dei comunicatori degli ultimi vent'anni, oggi purtroppo scomparsa), nonché ispiratore della migliore comunicazione pubblica italiana.2.A questo si aggiunga che Cittadinanzattiva - l'associazione che Arena presiede dal 2004 quando ha sostituito Giovanni Moro che ne è il fondatore - è una delle pochissime organizzazioni della società civile che non solo è intensamente e appassionatamente impegnata, con decine di migliaia di volontari, in molteplici progetti di miglioramento della qualità della vita di questo nostro povero Paese (visitate www.cittadinanzattiva.it per vedere di che si tratta); ma soprattutto è la sola che in questi anni ha sviluppato e coordinato ACN (active citizen network) un pool di decine di analoghe associazioni europee e non solo, le cui iniziative danno la reale dimensione di come il principio di sussidiarietà orizzontale, formalmente riconosciuto dalla nostra Costituzione grazie ad una brillante operazione di lobby condotta ad inizio secolo da Giovanni Moro con il sostegno di tanti ma soprattutto del Presidente Ciampi, possa davvero cambiare in meglio la relazione fra i cittadini organizzati e fra questi e la gestione  della cosa pubblica.3.In più, Cittadinanzattiva è in ottime relazioni con la Ferpi. Il suo Segretario Generale Teresa Petrangolini sarà relatore al Festival di Trieste ed è già stato apprezzato testimone in  un nostro recente corso romano di aggiornamento professionale dedicato alla valutazione e misurazione dei risultati delle media relation; il suo Vice Segretario Generale con delega alla tutela dei consumatori Giustino Trincia, è stato il più interessante fra i molti protagonisti del recente evento genovese con il quale Rossana Revello, in accordo con Ferpi, ha celebrato i 20 anni della sua agenzia.4.La relazione di Arena prende atto della situazione di degrado, definisce i cittadini-attivi come una parte rilevante della classe dirigente e li responsabilizza, sollecitandoli a mobilitarsi per rimettere in moto il Paese.Una vera e propria chiamata alle armi' che non può e non deve lasciarci indifferenti, anche come comunicatori.Del resto, assai suggestiva è la declinazione che Arena propone dei vari cluster di cittadinanza: i cittadini-parassiti (quelli che non rispettano neppure gli adempimenti minimi richiesti per essere cittadini, come le leggi, il voto, le tasse&); i cittadini-minimi (quelli che si collocano alla soglia minima di cittadinanza), i cittadini extra (i volontari, quelli che danno alla comunità più di quanto ricevono e che volontariamente si caricano di doveri nuovi senza che nessuno li obblighi a farlo).Ma, dice Arena, dopo la recente approvazione dell'art. 118 della Costituzione che stimola, riconosce e legittima le autonome iniziative dei cittadini per lo svolgimento di attività di 'interesse generale', si è aperto il varco per un ulteriore cluster, quello dei cittadini-attivi (sono quei cittadini-minimi che decidono di attivarsi nell'interesse generale prendendosi cura di un bene comune).Una clusterizzazione, quella proposta dal Presidente di Cittadinanzattiva, che evoca anche limpide assonanze con le articolazioni di una comunità professionale come la nostra. Molto interessante infine, nella relazione, l'articolazione del concetto di 'interesse generale' e di 'bene comune'.Per concludere, il solo fatto che nel nostro Paese resistano (alla Borrelli... ) associazioni come Cittadinanzattiva ci induce a guardare al futuro con l'ottimismo della volontà più ancora che con il pessimismo della ragione.Toni Muzi Falconi
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