/media/post/s4cc3ah/merco.png
Ferpi > News > Guerra per l’attenzione, dopoguerra della reputazione

Guerra per l’attenzione, dopoguerra della reputazione

12/07/2022

Francesca Santoro

Cosa sta cambiando nella costruzione della reputazione e nel capitalismo degli stakeholder in tempi di guerra e dopo? Se ne è parlato durante il Digital Talk “Guerra per l’attenzione, dopoguerra della reputazione” organizzato da Merco in partnership con la Fondazione Ottimisti&Razionali, cui hanno preso parte anche Toni Muzi Falconi, Senior Advisor di Methodos e Vincenzo Manfredi, Delegato Nazionale FERPI lobby e advocacy.

Ogni scelta che un’azienda compie è sotto i riflettori. Abbiamo visto come le scelte sui temi più disparati – sostegno all’Ucraina, alla comunità LGBTQ+ – abbiano fortemente condizionato anche le azioni di questa o quell’azienda sul mercato. Eppure, c’era un tempo in cui la reputazione aziendale, condizionata appunto dalle scelte e dai valori dell’azienda, non aveva il posto che occupa ora. La lotta per l’attenzione, in ogni campo, ha comportato un cambiamento enorme.

Ne abbiamo parlato durante il Digital Talk “Guerra per l’attenzione, dopoguerra della reputazione” organizzato da Merco in partnership con la Fondazione Ottimisti&Razionali.

Prima l’azienda era divisa in comportamenti stagni, oggi invece qualunque scelta aziendale è diventata pubblica e ha reso qualunque discorso pubblico emergenziale o estremo”, ha spiegato Massimo Micucci, Direttore di Merco Italia e moderatoredell’evento. Ora, quindi, le scelte aziendali sono importanti quanto i risultati economici. A società e leader è richiesta un’esposizione pubblica.

Continua a leggere su Ottimisti&Razionali.

Eventi