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Guida alla womenomics

18/04/2006

Secondo il settimanale britannico è veramente arrivato il momento in cui il futuro dell'economia mondiale potrebbe passare in mani femminili. Molte riflessioni e qualche numero, a proposito di potere in azienda e di ripercussioni della carriera femminile sulla società. Il soffitto di vetro inizia a cedere.

L'Economist non ha dubbi: il più potente motore dello sviluppo del futuro sarà la donna. Non è solo una questione di carriere al femminile, ma anche di potere di influenza del gentil sesso sulla società. Insomma, non solo le donne lavorano sempre di più e sempre meglio, ma pare che siano proprio loro le migliori investitrici: più prudenti, più ligie nell'informarsi e più attenti a diversificare. Senza contare che il loro potere decisionale per quanto riguarda i consumi è decisamente superiore a quello maschile. Ecco perché l'Economist usa la parola womenomics, riferendosi a un'economia a tutto tondo dove il ruolo della donna è sempre meno marginale, da qualsiasi parte lo si guardi.
Del resto il sesso "debole" notoriamente  studia di più negli anni della scuola, rivelando doti che si confermano cruciali nel mondo del lavoro. La novità più eclatante riguarda il tradizionale luogo comune che vorrebbe famiglia e lavoro in dialettica tra loro, nell'eterna ricerca di una sintesi che comunque vada penalizza le donne, lacerate tra l'ambizione di un lavoro gratificante e gli impegni famigliari.
Dagli ultimi studi risulta che fertilità e lavoro sono direttamente proporzionali. Questione di felicità dunque: avere un bel lavoro evidentemente stimola la voglia di maternità. E viceversa. Questo perlomeno nei paesi dove ci sono buone politiche di sostegno della famiglia. Il settimanale elenca, paese per paese, "the great place for women", sfatando molti luoghi comuni e ventilando un futuro dove le scelte importanti saranno declinate al femminile.
Uno studio del World Economic Forum evidenzia anche un link tra prospettive di crescita del sud del mondo e policy a sostegno del lavoro femminile.
I paesi ancora indietro dell'occidente sono Italia, Giappone e Germania, ma ormai sta entrando nella mentalità dei più. E se addirittura è vera la frase "More jobs, more babies", si può parlare veramente di womenomics.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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