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Il futuro è della Webtv?

18/04/2006

Di Paolo Centofanti.

La recente ricerca della Gartner, ha confermato quello che molti operatori del settore già immaginavano, ovvero che nei prossimi anni vi sarà una competizione serrata nel mercato televisivo, e che lo scontro sarà tra webtv, sattv, digitale terrestre (switch off permettendo).In particolare l'iptv, che per adesso ha abbonati e margini ridotti, dovrebbe avere una enorme espensione nei prossimi 5/6 anni, e divenire poi la vera protagonista del futuro televisivo, soprattutto come piattaforma per la distribuzione di contenuti.Secondo la Gartner, tale sarà la preponderanza dell'iptv, che “Chi ritarderà troppo nella sua implementazione ne pagherà le conseguenze, a lungo termine. Minando di fatto la possibilità di diventare protagonista del consumer infotainment communications business” (Susan Richardson, analista di Gartner).La ricerca della Gartner prevede, nell'Europa Occidentale, 3,3 milioni di utenti per il 2006,  ed il raggiungimento dei 16,7 milioni nel 2010. Parallelamente, i ricavi dovrebbero passare da 336 milioni di euro nel 2006 a  3 miliardi di euro nel 2010. Con numeri del genere, è facile immaginare quale possa essere l'interesse, sia per i providers, che per le grandi società televisive, sia infine per i produttori, per i quali sembra aprirsi un enorme mercato potenziale.Perché la televisione, per essere guardata, ha bisogno principalmente di contenuti, che possano essere fruibili poi indifferentemente sul web, sul satellite, sul digitale terrestre; sono sempre i contenuti (insieme ai prezzi) ad essere determinanti per il successo di qualsiasi canale, o piattaforma. Se quindi per le società di produzione potrebbe realizzarsi una nuova età dell'oro, per i gestori delle piattaforme si prepara una guerra che sarà combattuta con il marketing, i contenuti, i palinsesti.Le piattaforme satellitare, digitale terrestre, iptv, saranno infatti in lotta tra loro, tranne nelle poco probabili ipotesi di alleanze trasversali, o nella forse altrettanto remota eventualità di modifiche strutturali alle normative antitrust, che possano permettere in futuro, ad un singolo operatore, la contemporanea proprietà e gestione di più di una piattaforma, e la realizzazione quindi di eventuali integrazioni multipiattaforma.Un effetto benefico della competizione sarà, per gli abbonati, la progressiva riduzione dei prezzi, sia per la competizione sul mercato nei prossimi anni sia perché, con l'espansione della webtv, i crescenti numeri di abbonati e ricavi potrebbero consentire, agli operatori iptv, maggiori margini di guadagno e quindi maggiori possibilità di utilizzare, strategicamente o commercialmente, la leva dei prezzi.E' il caso di dire (da spettatori) che non resta che stare a guardare …
Paolo Centofanti
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