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Il nostro cammino

25/01/2007

Giampietro Vecchiato ha presentato una relazione sulle attività svolte dalle Delegazioni Regionali FERPI nel corso del 2006. Ne è emerso un quadro molto positivo che conferma positivamente la decisione deliberata dall'Assemblea dei Soci nel 2005 di ricostituire le Delegazioni Territoriali.

Riportiamo di seguito la relazione presentata da Giampietro Vecchiato nel corso dell'ultima riunione del Consiglio Direttivo FERPI (22 gennaio 2007).
L'attività delle Delegazioni Territoriali FERPI nel 2006(Il report con l'elenco delle attività realizzate dalle Delegazioni nel corso del 2006 è scaricabile qui in .doc, o consultabile direttamente sul sito, alla voce 'Sezioni Territoriali')
1. DIAMO I NUMERI
Sintesi delle attività 2006 delle Delegazioni Territoriali:1.1   Nuove convenzioni/collaborazioni avviate con Università (Salerno, L'Aquila, Bari, Genova): 41.2   Blog e siti (attivati e/o in fase di realizzazione): 31.3   Eventi organizzati:

presentazione di libri: 3
forum: 3
convegni, talk-show, seminari: 26
spettacoli: 1
1.4 Collaborazioni strutturate con riviste: 11.5 Tappe Road-show UNI-FERPI: 21.6 Tappe Road show OSCAR DI BILANCIO: 21.7 Tappe Road show LIBRO BIANCO DELL'UNIONE EUROPEA: 51.8 Incontri conviviali, cene sociali: 101.9 Molte sono inoltre le iniziative di collaborazione avviate con altre istituzioni, enti ed associazioni. Tra le altre meritano di essere segnalate quelle con:

Comunicazione Pubblica
Rivista e20
Unione Europea
TP, Pubblicitari professionisti
Ordine degli Avvocati
Assostampa e GUS
Assolombarda
Ordine dei Commercialisti
Enel
 2. LA SITUAZIONE NELLE DELEGAZIONI
Delegazioni iperattive (n° 7)Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sicilia, Triveneto
Delegazioni dinamiche e attive (n° 2)Puglia (è ripartita da settembre), Toscana
Delegazioni che lentamente si stanno attivando (n° 3)Abruzzo-Molise, Calabria, Marche
Delegazioni in standbyPiemonte, Sardegna
Delegazione "mai vista" (n° 1)Umbria   
4. INIZIATIVE PERMANENTI ORGANIZZATE DA ALCUNE DELEGAZIONI
4.1 Lazio:  Microfoni spenti4.2 Lombardia:  Fuori orario4.3 Triveneto:  Club della comunicazione4.4 Liguria:  Focus sulla comunicazione4.5 Sicilia:  Meeting Ferpi4.6 Campania:  Forum dei comunicatori4.7 Emilia-Romagna:  Ferpincontra
3. CONSIDERAZIONI
E' evidente che il pessimismo è incompatibile con la vita associativa!
I fantastici risultati ottenuti nel 2006 sono stati possibili solamente grazie al lavoro personale e continuo dei Referenti Territoriali, coadiuvati, in molti casi, da una squadra di colleghi fortemente motivata e determinata.
Il Delegato territoriale è quindi una figura fondamentale per la nostra Federazione perché fa capire "personalmente" che cosa fa la Ferpi, quali suoi i suoi obiettivi e le sue attività. Il Delegato è la persona che rappresenta la Ferpi sul territorio, che facilita la comprensione delle politiche attivate, che fa capire il senso ed i vantaggi di aderire alla Federazione, che accorcia le distanze tra gli organismi dirigenti ed il singolo socio.
I soci infatti, anche se spesso pigri e interessati solamente al marchio associativo, ci chiedono:

di sentirsi meno soli;
di aiutarli a sentirsi parte di una comunità professionale;
di lavorare per far crescere la cultura della comunicazione e della relazione a tutti i livelli;
di aiutarli nel momento del bisogno (un avvocato, una location, un libro, una consulenza, ecc);
di prendere posizione sulle tematiche più rilevanti e di attualità legate alla professione (compresa la rappresentanza);
di tutelare il buon nome della professione;
di essere promotori di innovazione, di ricerca, dell'individuazione di nuove aree professionali;
di porre le RP e la professione di Relatore Pubblico al centro del dibattito sul ruolo culturale ed economico della comunicazione, nelle organizzazioni e nella società.
Ancora una volta la capacità di gestire le relazioni è quindi un fattore critico di successo per la credibilità, la reputazione, la notorietà della FERPI, tra i soci, nella comunità professionale, nella business community. La forte adesione e partecipazione ai 2 working group attivati (Comunicare le professioni e PMI) è un forte segnale in questa direzione.
Attraverso la progettualità è possibile socializzare (e fare MKT associativo), trovare affinità e collaborazione, arricchire le differenze (coinvolgendo anche non soci), allargare il capitale relazionale. La rete deve diventare un modello organizzativo vincente per la Ferpi, nella quale superare l'individualismo e la diffidenza dei colleghi e verso un nuovo modo di "fare la professione di relatore pubblico". Un nuovo modello relazionale dove il linguaggio deve essere in grado di parlare al cuore delle persone e l'ascolto deve diventare una leva per cambiare e adattare costantemente l'agire quotidiano della Federazione (e non solo uno strumento per "tenere buoni i soci"!).
Anche noi della Ferpi dobbiamo sempre più privilegiare un efficace rendiconto dei comportamenti reali (il fare) piuttosto che il solo annuncio dei progetti e delle intenzioni!
Concludendo è quindi opportuno sottolineare che indipendentemente dai meccanismi organizzativi adottati e dal loro livello di formalizzazione, è fondamentale individuare sul territorio - per il biennio 2007/09 - colleghi motivati, coerenti, che fanno quello che dicono e promettono, ma soprattutto interessati ad abitare la FERPI non per consorteria o visibilità personale, ma per mettere il proprio impegno al servizio della professione, dei colleghi, della Federazione.
Questo percorso deve iniziare da subito.Giampietro VecchiatoCoordinatore territoriale FERPI
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