Ferpi > News > Il report spiegato al presidente: un commento di Paolo D'Anselmi

Il report spiegato al presidente: un commento di Paolo D'Anselmi

01/06/2004
Non andrò a votare per lei perché lei ha già vinto alla grande: ha introdotto il numero nella cultura elettorale d'Italia dallo Statuto. Lei ora tenta l'affondo: c'è un libro in arrivo. L'ho richiesto, ma nelle more di Via dell'Umiltà, me lo lasci sognare, me lo lasci reinventare al buio il suo report. La posta in gioco è il copyright sul concetto di cultura della attuazione.Il suo libro è un Nuovo Rapporto alla Nazione sulla attuazione del programma di governo, tutto rifatto rispetto alle precedenti edizioni, predisposte dall'addetto ministro, circolate come samizdat nelle conferenze stampa e nei banchetti di poche fiere. Snello, il Nuovo Report non sarà di 1.089 pagine e 3 chili, non avrà le bizantine icone di ciascun ministro, non sarà scritto nel consueto sovietico tono trionfale. Parole misurate, traducibili in francese ed inglese: un libro del quale non ci si vergogna quando lo si porge in regalo a Chirac.L'indice del Report non sarà "a canne d'organo", cioè per ministero, come il burocratico antenato, sarà magari per gruppo sociale di sensibilità: pensionati, commercianti, studenti, malati. Banchieri, pizzicagnoli, notai. Il corpo duro dell'oggetto sono i suoi murales neo-Allende. Nel dettaglio, lei disse: "1.353.000 nuovi posti di lavoro regolari". Ora va detto se accanto a quelli nuovi e regolari ce ne fu qualcuno, vecchio e irregolare, che si perse sulla strada della recessione.E poi fu scritto: "Riduzione Irpef: 28.622.000 italiani pagano meno tasse". Va detto ora se ogni anno ci sono 28 milioni di italiani che pagano meno tasse (magari una lira in meno) e 28 milioni che ne pagano di più (magari una lira in più), rendendo così sciocca la misura. Bisogna dettagliare la quantificazione. Ancora, ci vuole il confronto con i precedenti inquilini del palazzo: quante ne avevano avviate loro di opere pubbliche? Va detto questo per inquadrare le sue di opere "avviate per 93.000 miliardi di lire". Non vanno nascosti i ritardi e va evitato l'effetto Abu Ghraib della campagna FATTO del 1994.Quanto alla "riduzione al 33% dell'aliquota d'imposta sulle imprese", ha essa portato ad una riduzione del loro gettito totale? Solo così c'è meno carico fiscale sulle aziende e non mi dica che l'incremento di reddito ha mangiato l'effetto riduzione dell'aliquota. A beneficio dei pensionati, ci dica come li ha identificati i più poveri per aver "aumentato la pensione a 1.558.000" di essi."Meno 21% di incidenti stradali con la patente a punti". Grande. E quanti sono rispetto all'estero gli incidenti stradali? I livelli assoluti contano e il confronto con l'estero ci aiuta a capire se abbiamo limitato le denunce "del parafango" o abbiamo fatto qualcosa di serio. E quanti morti in acqua abbiamo lasciato perché sulle spiagge arrivassero "meno 40 percento di immigrati clandestini"? Magari nessuno, magari cento. Ce lo dica. Se lo faccia dire. Cerchiamo tutti di saperlo, polizia inclusa. Magari scopriamo che in realtà con gli immigrati lei e il suo condono siete stati più soft della sinistra.E con i "7.646 miliardi in più per la scuola", cosa c'abbiamo fatto? I soldi sono un input, non sono un risultato e cultura della attuazione vuole risultati o serene ammissioni di difficoltà. Ecco come sarà il suo Report, non ingombrato da campi lunghi di auto in fila su viadotti anni '60, non da shots di illeggibili schermate Internet, non da foto del papa, non da triti disegni di Leonardo. Lei che è un grande creativo, stavolta è specifico e si concede il lusso dei lussi: non insulta l'intelligenza dei suoi cittadini.
Paolo D'Anselmi
Eventi