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Il turismo culturale per una nuova rinascita economica

08/06/2011

Protagonisti della cultura di fama internazionale, enogastronomia e nuove tecnologie, riflessioni sul futuro della nostra economia e sul settore del turismo, sono stati gli ingredienti della terza edizione di Turistarth, manifestazione che si è tenuta nei giorni scorsi nelle terre del Montefeltro. Anche Ferpi ha partecipato al festival con un intervento di _Francesca Albanese_ dedicato al turismo culturale.

Affidare all’Italia un nuovo Rinascimento puntando sul valore della cultura per lo sviluppo economico territoriale: è con questo augurio, quanto mai ottimistico, che si è aperto il convegno sul turismo culturale tenutosi a Urbino il 6 giugno nell’ambito del terzo Festival Turistarth.
Sistemi interattivi di visita, mostre digitali, sistemi di fruizione multisensoriale, applicazioni mobile per la guida turistica e per la condivisione 2.0 dell’esperienza dei visitatori, ricostruzioni digitali dei beni, progetti crossmediali per la viralizzazione dell’arte, sincretismi di linguaggi narrativi per raccontare la cultura e rievocare la storia in chiave emozionale e ludica, archivi digitali di mostre temporanee per fissarle in una dimensione replicabile, modelli di valorizzazione integrata ed esperienziale della città d’arte. La carrellata di riflessioni, sperimentazioni e progetti è stata ricca ed interessante nel tentativo di delineare Gli orizzonti futuri del patrimonio culturale e dell’economia dei turismi con particolare attenzione alle straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
Ferpi ha partecipato all’evento con un intervento di Francesca Albanese, coordinatrice del gruppo turismo che sta operando nel programma di valorizzazione delle Relazioni Pubbliche avviato con gli Accordi di Stoccolma.
Il turismo culturale soffre ancora di una scarsa sinergia tra cultura e turismo, di una certa diffidenza tra gli operatori culturali e gli operatori turistici per la differenza tra orientamento alla tutela e valorizzazione del bene e orientamento al mercato, senza parlare poi delle difficoltà di cooperazione tra operatori pubblici e privati sul territorio, problema comune a tutti i comparti turistici in Italia.
“Il prodotto turistico deve evolversi da una somma di risorse e servizi scollegati tra loro ad un vero e proprio sistema integrato di offerta e, perché questo avvenga, deve fondare il suo sviluppo sulla qualità delle relazioni e sulla capacità professionale di gestire sistemi di relazione sempre più complessi”, ha sottolineato Francesca Albanese. “Si può fare leva sul valore intrinsecamente relazionale del turismo (accoglienza, incontro tra persone e culture diverse) e della cultura (legame tra tradizione e innovazione, scambio di valori, coesione sociale, coinvolgimento emozionale) per far fruttare le relazioni tra i due settori, per favorire l’integrazione nei territori e l’interazione con il mercato. Interazione che trova opportunità straordinarie nelle nuove tecnologie a patto che non siano fini a se stesse ma strumenti di una strategia di sistema, siano gestite con professionalità e costanza, mettano al centro la persona e soprattutto riconducano all’esperienza culturale e turistica reale sul territorio”.
Clicca qui per scaricare la presentazione dell’intervento di Francesca Albanese.
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