Veronica Boldrin
Si è da poco conclusa l'edizione 2024 MARPI, l'Executive Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa dell’Università IULM che, in oltre 20 anni in partnership con FERPI, ha formato oltre 600 professionisti.
Varcare la soglia di un campus universitario a 53 anni per tornare tra i banchi di scuola, comporta alcune valutazioni.
Mentre riflettevo, a dicembre 2023, se iscrivermi al MARPI – Executive Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa dell’Università IULM, tre erano gli aspetti che remavano contro. Primo, il tempo, perché ne ho pochissimo. Per un libero professionista non ci sono sere, sabati, domeniche, festività. Perché se il cliente ha bisogno di te, tu ci devi essere. Sempre. Secondo, la fatica. Partire ogni 15 giorni il giovedì e rientrare a casa il sabato è faticoso, soprattutto se hai giornate e settimane pesanti in termini d’impegni, attività, scadenze. Se poi aggiungi al lavoro famiglia, figli e casa, il tutto si complica ulteriormente. Terzo, il terrore di trovarmi in una classe di giovanissimi e sentirmi di conseguenza molto a disagio.
Il 27 novembre scorso, con l’assegnazione dei diplomi, consegnati da Giovanni Rana in Assolombarda, è giunta al termine l’edizione 2024 del MARPI. A ricevere la pergamena e stringere la mano al mitico “Re dei tortellini” (la sua azienda è stata tra le prime che ha creduto in questo percorso), c’ero anche io.
Nove mesi impegnativi, in termini di tempo, dedizione, sacrifici. Ma anche una esperienza dalla quale ho portato a casa tantissimo, molto più di quanto mi sarei aspettata.
Nuove competenze innazitutto, da spendere nell’attività quotidiana a favore dei clienti. Un aggiornamento indispensabile su come sta evolvendo il mondo della Comunicazione e delle Pubbliche Relazioni. La conferma accademica e teorica di quanto per me, fino ad ora, era frutto di prassi ed esperienza. Nuove relazioni, nuovi stimoli, tanta voglia di mescolare un po’ le carte nel gioco della professione e della vita.
Che dire delle mie preoccupazioni iniziali?
Che ho imparato a gestire il tempo dedicato al Master avvisando i miei clienti della mia assenza un venerdì e un sabato ogni 15gg (rendendomi disponibile a gestire eventuali urgenze lavorando la notte o la domenica).
La stanchezza? Sentita pochissimo. Le lezioni sono state talmente interessanti, coinvolgenti e stimolanti che non esiste fatica. Tutto si concentra nel vivere l’intensità di una nuova esperienza.
La classe…? Ebbene sì, ero la più vecchia. E in alcuni casi…di molto…. E sapete cosa penso? Per fortuna! Ho adorato i miei compagni di corso che fin dal primo momento hanno saputo contagiarmi con la loro freschezza di pensiero, autenticità, velocità intellettiva e operativa, caricandomi di un’energia incredibile.
Ma soprattutto, ho portato a casa la consapevolezza che non bisogna mai smettere di studiare. Le competenze per essere bravi professionisti in questo settore sono frutto di esperienza, studio, pensiero strategico, capacità di emozionare, numeri e visione.
Nato in un periodo di fermento accademico, dall’intuizione del prof. Emanuele Invernizzi, poi affiancato dalla prof.ssa Stefania Romenti, il MARPI è stato progettato per rispondere a una duplice esigenza: da un lato, consolidare la comunicazione d’impresa e le relazioni pubbliche come discipline scientifiche; dall’altro, offrire strumenti pratici e strategici per affrontare le sfide sempre più accattivanti e coinvolgenti della comunicazione contemporanea. Primi partner del Master, ad oggi ancora presenti, FERPI e Assorel, allora guidate rispettivamente da Toni Muzi Falconi e Franco Guzzi, che hanno dato fin da subito supporto e visibilità al progetto.
In oltre vent’anni, il MARPI ha formato più di 600 professionisti e ha stretto collaborazioni con oltre 85 aziende partner, confermandosi come un percorso di eccellenza per chi opera nel settore.
Vale dunque la pena investire in formazione, soprattutto quando si è (o si pensa di essere) bravi e preparati professionisti?
La risposta non può che essere affermativa: la comunicazione, in tutte le sue forme e sfaccettature, è in costante evoluzione. Nuove tecnologie, cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e una crescente attenzione alla responsabilità sociale d’impresa, richiedono ai professionisti di rimanere aggiornati. Inoltre, competenze come il pensiero strategico, la capacità di saper emozionare e la gestione dei dati, non possono prescindere da un percorso di apprendimento continuo.
Formarsi non è solo una necessità per i giovani, ma una preziosa opportunità per ogni professionista determinato a dominare le sfide del futuro. Perché il vero segreto del successo non è tanto affrontare le sfide, quanto saperle anticipare.