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Imprese farmaceutiche: «Più investimenti nella comunicazione»

04/02/2009

Cresce l’informazione in materia di salute. La Rete viene preferita ai vecchi metodi di promozione.

Le imprese farmaceutiche puntano sempre di più su comunicazione e informazione: negli ultimi tre anni gli investimenti pubblicitari sono aumentati del 37%, e a trascinare il settore è il Web, con un incremento del 75%. Sono questi i risultati che emergono da un recente studio realizzato da Astra Ricerche per Ketchum. Su un campione di 161 top manager dei settori farmaceutico, biomedicale e diagnostico, e di 8 giornalisti specializzati, il 56% ha confermato che negli ultimi cinque anni c’è stata una sostanziale crescita degli investimenti nel comparto comunicazione.


Non si tratta di un semplice incremento di fondi destinato al marketing, ma di una vera e propria rivoluzione che comprende modalità e stile dei processi comunicativi. Innanzi tutto sono cambiati gli interlocutori: i medici di base, per anni principale punto di riferimento delle aziende dell’healtcare, hanno visto un ridimensionamento del loro ruolo. La nuova strategia privilegia il rapporto diretto con il pubblico, che negli ultimi anni è diventato esigente, informato e attento al tema della salute. Lo strumento che ha favorito in maniera determinante questo cambiamento, e che ha elevato il livello di conoscenza media dei cittadini in fatto si salute, mettendoli in grado di rapportarsi direttamente con le aziende, è senza dubbio il Web. Le imprese hanno dirottato denaro e attenzione verso siti e portali, cercando di sfruttare la Rete per promuovere la propria immagine e per coinvolgere nuovi clienti.


Per il momento non tutte le potenzialità dei nuovi media sono state sfruttate in maniera adeguata dall’industria: solo il 37% del campione infatti ha dichiarato di aver puntato sui social network e sugli strumenti del Web 2.0, anche se gli investimenti in questo senso cresceranno sensibilmente nei prossimi anni.


Il successo di quest’azione promozionale incontra oggi un grosso ostacolo: “Mentre le aziende comunicano per espandere il mercato dei farmaci – spiega Federico Spandonaro, del Centre for Economic and International Studies dell’Università di Roma Tor Vergata – il Servizio Sanitario Nazionale viceversa elabora strategie di comunicazione per far diminuire la spesa e il consumo di farmaci”.


Luana Andreoni – Redazione Cultur-e
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