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Instant Articles e Google AMP: il futuro della fruizione dei contenuti?

25/02/2016

Gli accessi da mobile si moltiplicano e la fruizione dei contenuti sta cambiando: rapidi e veloci da caricare, cross device e basati sulle immagini. La content strategy si fa sempre più mobile e i siti non responsive stanno progressivamente scomparendo. Facebook e Google, si adattano e anticipano i nuovi trend online fornendo nuovi strumenti: Instant Articles del primo e Accelerated Mobile Page il secondo. Le novità raccontate da Valentina Citati.

 

Gli accessi da mobile si moltiplicano e superano in molti casi quelli da pc. In questo contesto anche la fruizione dei contenuti sta cambiando: rapidi e veloci da caricare, cross device (ovvero capaci di essere letti su diversi dispositivi) e basati sulle immagini. La content strategy si fa sempre più mobile e i siti non responsive stanno progressivamente scomparendo. Facebook e Google, come sempre, si adattano e anticipano i nuovi trend online fornendo nuovi strumenti: Instant Articles del primo e Accelerated Mobile Page il secondo.

Facebook Instant Articles  per tutti

Il 17 febbraio Facebook ha annunciato che a partire dal 12 aprile Instant Articles sarà disponibile per tutti. Ma come funziona questo strumento e quali conseguenze avrà sulla fruizione dei contenuti? Il sito ufficiale lo spiega chiaramente: un sistema che velocizza il tempo di caricamento (in particolare da mobile) dei link aperti su Facebook (articoli, video ecc). I contenuti, quindi, si caricheranno anche 10 volte più velocemente rispetto all’originale. Tutti dovrebbero beneficiare da questa collaborazione: gli editori che manterranno il controllo dei contenuti pubblicati, dell’advertising (decidendo o meno se appoggiarsi al supporto di Facebook), dei dati; gli utenti che sperimenteranno un’esperienza di fruizione molto più agile e veloce; e infine il sito social perché i contenuti verranno raggiunti senza mai lasciare la piattaforma. I timori, però, permangono da parte di chi paventa la fine del web come lo conosciamo fagocitato dall’immenso social network.

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Tuttavia Facebook, per fortuna, non è il solo attore a muoversi su questo scenario e, infatti, la risposta di Google non si è fatta attendere…

Google AMP: la risposta del colosso del web



Anche il colosso di Mountain View lavora da sempre per migliorare l’esperienza dell’utente. Accelerated Mobile Page è la soluzione offerta per migliorare il caricamento lento delle pagine web da mobile in particolare se ricche di contenuti multimediali (foto e video). Si tratta di un codice open source che chiunque può usare sulle proprie pagine per renderle più veloci da caricare fino all’85%.

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L’obiettivo dei due giganti del web è lo stesso: migliorare l’esperienza e, quindi, la soddisfazione degli utenti e monetizzarla attraverso l’advertising. Per ora si tratta di due progetti che cercano di attirare gli editori (quotidiani e blogger) promettendo maggiori visualizzazioni e guadagni ma, indipendentemente dal loro utilizzo o meno, la velocità è sempre più sinonimo di siti web efficaci  se si vuole emergere nel panorama informativo attuale che impone tempi sempre più rapidi e riduce l’attenzione disponibile dei lettori online e offline.

 
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