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Investire sul futuro per la crescita del Paese

06/12/2014

Carmen Sergi

Analfabetismo finanziario, assicurativo e previdenziale. Le asimmetrie del terzo millennio è il tema del convegno, organizzato il 10 dicembre scorso a Roma da CONFASSOCIAZIONI Giovani, la branch di CONFASSOCIAZIONI, formata dai professionisti sotto i trentacinque anni. Il resoconto di Carmen Sergi.

L’analfabetismo finanziario, previdenziale, assicurativo e il passaggio dal welfare state al welfare society sono stati i temi trattati, lo scorso 10 dicembre, durante la conferenza Investire sul FUTURO, svoltasi presso la Sala Parlamentino dell’INAIL a Roma e organizzata da CONFASSOCIAZIONI Giovani, la branch di CONFASSOCIAZIONI, formata dai professionisti sotto i trentacinque anni.

L’incontro, aperto da Salvo Iavarone, Presidente CONFASSOCIAZIONI International, Angelo Deiana, Presidente CONFASSOCIAZIONI e Roberto Miscioscia, Presidente CONFASSOCIAZIONI Giovani e socio FERPI, ha visto avvicendarsi al tavolo dei relatori autorevoli personaggi, quali Francesco Rampi, Presidente Consiglio Indirizzo e Vigilanza INAIL, Raffaele Capuano, Direttore Generale COVIP, Gianluca Di Ascenzo, Presidente CODACONS, Corrado Passera, Presidente Italia Unica, Lamberto Santini, Presidente ADOC ed Ercole Pellicanò, PresidenteANSPC.

CONFASSOCIAZIONI, come spiegato da Angelo Deiana nel suo intervento introduttivo, è la più grande Confederazione delle associazioni professionali dei servizi all’impresa e delle professioni innovative (ad oggi fanno parte 160 associazioni con circa 275mila professionisti iscritti), e “mira alla tutela e alla promozione del sistema associativo delle professioni, valorizzandone il ruolo, anche in termini di pari opportunità, nel sistema costituzionale, legislativo, economico e sociale italiano e nei corrispondenti ambiti europei.”

L’incontro è stato strutturato per essere una tavola rotonda intorno alla quale confrontarsi sul futuro dell’Italia. La sfida dei prossimi anni è quella di investire sul futuro, partendo dall’alfabetizzazione finanziaria, previdenziale e assicurativa dei cittadini.

La limitata conoscenza delle nozioni basilari di economia e finanza, il pressoché nullo investimento nell’educazione finanziaria hanno creato, in Italia, un divario culturale talmente ampio da rappresentare “un’emergenza di carattere sociale”, che va ad incidere sul benessere collettivo del Paese.

L’educazione in questi settori è, oggi, prioritaria in quanto il sapere gestire le proprie risorse economiche, panificare le coperture assicurativa e previdenziale sono elementi che incidono sullo “sviluppo del benessere individuale, sociale e collettivo”.

Far ripartire l’Italia non è più un semplice tema da trattare, ma è una necessità impellente. Significa, come ha ribadito Roberto Miscioscia nel corso del suo intervento, “emancipare i cittadini a partire dall’educazione, che deve essere innovata nei modi di apprendimento e nelle materie aggiuntive, in modo da rispondere alle esigenze di una società sempre più complessa dove la conoscenza è la chiave della democrazia.”

Durante il convegno si è, inoltre, posto l’accento sull’esigenza di ripensare il sistema di welfare italiano, passando dal welfare state al welfare society. Tale passaggio comporterebbe che l’intera società, e non solo lo Stato, si occuperebbe di sostenere i bisogni dei cittadini, ma, come hanno evidenziato i relatori, un tale modello di welfare può essere sostenibile soltanto se l’intero Paese sarà in grado di favorire la crescita, formando cittadini consapevoli e realmente partecipi.

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Documenti


Presentazione_Confassociazioni_Giovani.pdf, YES_breve.pdf.
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