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La Cina stringe la Rete

11/07/2006

Censura a tutto campo: le autorità cinesi intendono presidiare e controllare IM, cellulari, blog e motori di ricerca.

Non si placa la voglia di controllo in Cina, dove le istituzioni continuano a mettere potenti filtri alla libera circolazione delle idee e trovano proprio nella tecnologia una potente alleata nelle misure liberticide. Le autorità cinesi hanno annunciato infatti l'intenzione di aumentare il controllo su Internet e le altre tecnologie di comunicazione, come instant messaging e cellulari. Parlando a una conferenza a Pechino, Cai Wu, direttore del Ministero delle Comunicazioni del Consiglio di Stato, ha affermato che è necessario istituire nuove misure di controllo a fronte dell'incremento di informazioni nocive che circolano sulla Rete. Tra le contromisure indicate dal governo vi è quella di sviluppare tecnologie in grado di regolare l'accesso ai siti e ai motori di ricerca. Inoltre è prevista la registrazione degli utenti dei cellulari, che attualmente non è contemplata, e altrettanto verrà fatto per l'accesso ai siti web.
Secondo il Media Blue Book, una pubblicazione della Tsinghua University di Pechino, in Cina vi sono 36.8 milioni di blog e 16 milioni di bloggers. Un altro documento stima in 97.1 milioni coloro che utilizzano i motori di ricerca. Enunciando questi numeri, il governo cinese sottolinea la necessità di controllare un mercato così vasto. Gli oppositori di queste misure ricordano che già gli accordi con Microsoft, Google e Yahoo!, che prevedevano un'azione di filtraggio sulle parole sgradite alle autorità, sono stati un attacco alla libera informazione e che queste nuove misure non sono altro che l'ennesima dimostrazione da parte del governo di non voler concedere ai cittadini il diritto di informarsi ed esprimersi liberamente.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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