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La professione tra passato, presente e futuro

11/11/2010

Le Relazioni Pubbliche hanno assunto realmente un ruolo strategico nelle imprese? Se ne parlerà il 16 novembre alle 9.30 in un convegno presso l’Università IULM di Milano: un’occasione per confrontarsi e discutere sui cambiamenti e sulle recenti tendenze che riguardano la professione. In una breve videointervista Emanuele Invernizzi dà qualche anticipazione a riguardo.

di Grazia Murtarelli
“La professione di Relazioni pubbliche rispetto al passato è radicalmente cambiata e ha assunto un’importanza strategica per le imprese”. E’ quanto sostiene Emanuele Invernizzi, anticipando i temi del convegno: Relazioni pubbliche per le imprese: verso un ruolo strategico? in programma 16 novembre all’Università Iulm nell’ambito dell’iniziative di Ferpi40. La tavola rotonda rappresenta un’opportunità per fare il punto della situazione sullo sviluppo professionale di relazioni pubbliche in Italia. Un viaggio nel tempo tra passato, presente e futuro guidato da Emanuele Invernizzi, Toni Muzi Falconi e Stefania Romenti che nel corso del convegno approfondiranno diversi aspetti dell’evoluzione della professione.
Invernizzi aprirà i lavori mettendo a confronto i risultati di due ricerche da lui condotte sulla professione, la prima nel 1983 e la seconda nel 2008.
Esistono molti rilevanti cambiamenti rispetto al passato? Uno su tutti è l’aumento del numero delle imprese che dispongono di un ente specializzato in relazioni pubbliche e comunicazione, che molto spesso è una direzione di funzione, in grado quindi di influenzare le strategie e le politiche delle imprese.
L’Italia sembra dunque adeguarsi al contesto internazionale, dove la professione di relazioni pubbliche si esprime a un livello spesso più evoluto. Di questo parlerà Stefania Romenti, che presenterà i principali risultati dell’
European Communication Monitor, ricerca internazionale condotta ogni anno sui professionisti dei diversi paesi europei che valuta l’andamento e le tendenze in atto nel campo delle relazioni pubbliche e della comunicazione di impresa.
Sembra prospettarsi un futuro stimolante per i professionisti di relazioni pubbliche, in cui l’obiettivo è quello di riconoscere e valorizzare il ruolo centrale delle relazioni pubbliche per il successo dell’impresa. Un importante passo in questa direzione è rappresentato dagli Stockholm Accords, siglati in occasione dello scorso World PR Forum. Questo sarà il tema trattato da Toni Muzi Falconi, che presenterà i primi risultati di questo programma.
Gli obiettivi del convegno del 16 novembre sono quindi di riflettere con consapevolezza sui cambiamenti trascorsi e sulle tendenze in atto e di ragionare insieme sul futuro della professione con l’aiuto di sei professionisti che svolgono un ruolo importante nella loro impresa: Anna Adriani, Direttore Relazioni Esterne Illycaffè, Carlo Fornaro, Direttore Relazioni Esterne Telecom Italia, Furio Garbagnati, Amministratore Delegato Weber Shandwick, Andrea Prandi, Direttore Relazioni Esterne Edison, David Rossi, Direttore Area Comunicazione Gruppo Montepaschi, Patrizia Rutigliano, Direttore Relazioni Istituzionali Snam Rete Gas.
“Pensare che sia solo il bisogno delle imprese a far evolvere la professione sarebbe un errore – mette in evidenza Emanuele Invernizzi – I professionisti, giovani e senior, devono dimostrare la loro competenza e mettere in campo la loro intraprendenza, adottando un atteggiamento sempre più proattivo, per contribuire allo sviluppo delle relazioni pubbliche”.
Come iniziare a fare tutto questo? Partecipare all’evento potrebbe rappresentare uno stimolo in questa direzione. E voi cosa ne pensate?
Guarda la videointervista ad Emanuele Invernizzi

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