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La pubblicità del futuro

21/12/2006

L'Economist fotografa il mercato britannico dell'advertising online e spiega perché l'Inghilterra è diventata leader mondiale di questo settore.

Il 6 dicembre scorso Google e British Sky Broadcasting(BSkyB) hanno ufficializzato un accordo che prevede che il colosso Internet americano fornisca alla società inglese i propri servizi di ricerca, posta elettronica, video e pubblicità, con l'intenzione di estendere la partnership al core business di BSkyB, la tv a pagamento. La scelta da parte di Google di rivolgersi all'advertising online inglese è motivata, come spiega l'Economist, innanzitutto dal fatto che quello britannico è il mercato con i maggiori dati di crescita anche in confronto a quello americano. Infatti nella prima metà dell'anno in corso, questo settore ha visto crescere gli investimenti del 40 per cento nel Regno Unito contro il 37 per cento negli Usa. Il ruolo di leader mondiale della pubblicità su Internet è spiegabile anche alla luce del fatto che la BBC non prevede nella propria programmazione spot commerciali. Le aziende inglesi spendono in promozione televisiva molto meno di quanto avviene nelle nazioni dove le tv di stato ammettono la pubblicità, quindi questo risparmio può venire utilizzato per indirizzarsi ad altre metodologie di marketing.
Negli ultimi anni ciò ha significato prevalentemente l'advertisement online. Secondo le stime degli analisti di WPP, gigante pubblicitario inglese, le campagne promozionali sulla Rete arriveranno presto a rappresentare il 20 per cento dell'intero mercato pubblicitario globale a tutto svantaggio dei canali tradizionali (tv, stampa,radio e affissioni outdoor), mentre a giudizio di ZenithOptimedia, un' azienda che si occupa di ricerche di mercato, entro il 2009 tv e Internet raggiungeranno la parità di investimenti a scopo promozionale. Un'altra ragione della leadership britannica in questo campo va ascritta alla passione degli Inglesi per le connessioni veloci e lo shopping online. Il 47 per cento dei sudditi della Regina Elisabetta utilizza connessioni a banda larga contro il 44 per cento americano e il 33 per cento tedesco.
E' dimostrato che i fruitori di connessioni veloci spendono molto di più e più spesso dei loro "colleghi" con antiquati collegamenti analogici. I pubblicitari hanno realizzato che in Inghilterra i consumatori trascorrono in media 23 ore alla settimana connessi alla Rete (contro le 14 degli statunitensi). Inoltre la maggior parte degli advertisement sono in regime di "pay-per-click", quindi le aziende pagano soltanto ciò che viene effettivamente visto, con un risparmio che in alcuni casi si è avvicinato al 60 per cento del budget stanziato per le spese promozionali. Aziende come Unilever, Heineken e Procter & Gamble hanno annunciato che intendono stornare grosse cifre dagli investimenti per le pubblicità televisive e girarle in larga parte su Internet.Inoltre il relativo entusiasmo britannico per le connessioni via cellulare spiega perché Yahoo! abbia stretto un accordo con Vodafone per testare nuovi modelli di advertising telefonico. Dal prossimo anno verrà attivato un nuovo servizio rivolto ai giovani, denominato Blyk, che consentirà agli utenti di guadagnare ore di conversazione in cambio della ricezione di pubblicità.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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