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La reputazione, un valore che crea valore

#FerpiSideChat

25/10/2021

Giuseppe de Lucia

Questa settimana, per la rubrica #FerpiSideChat, Giuseppe de Lucia, delegato FERPI Lazio, incontra Marita Spera, Chief Pubblic Affairs e Corporate Communication Officer di Only the Brave Group.

Marita, vanti una lunga esperienza nella nostra professione e in diversi settori (moda, tecnologia, finanziario). Come il tuo percorso si è arricchito durante le varie esperienze e quali le sfide di “comunicazione” che hai dovuto affrontare?

Il mio motto è un proverbio cinese “Ogni grande viaggio inizia con un primo passo”. Tutte le esperienze che ho vissuto nella mia vita sono cominciate con un primo passo che mi ha permesso di intraprendere un lungo viaggio: ho vissuto in diversi Paesi, conosciuto molte culture fra loro profondamente differenti, incontrato persone e imprenditori straordinari, tutte accumunati dalla continua ricerca di costruzione di valore. La sfida più grande per un comunicatore è quella di saper costruire, tutelare e rafforzare la reputazione delle imprese e degli imprenditori. Oggi non basta più comunicare e farlo al meglio. La reputazione è un valore che crea valore, uno strumento potentissimo che dobbiamo imparare a governare.

Oggi sei in OTB, una holding che controlla diversi marchi di moda oltre che un club calcistico. Quale le peculiarità di questa nuova avventura?

OTB è una realtà straordinaria capace di fondere assieme radici ben salde nel territorio in cui è nata e visione strategica internazionale. Due dimensioni che si alimentano a vicenda in un unicum che trasmette forza e visione a chiunque entri in contatto con noi. Oltre 40 anni di esperienza nel settore del fashion e 20 anni di storia come “gruppo”, siamo l’unico polo della moda e del lusso internazionale con radici italiane. Oggi la sfida è quella di essere percepiti come tale.
In OTB ci sono tante anime tutte accumunate dall’essere coraggiose e non convenzionali, diversi brand iconici (Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, Jil Sander, Amiri), due aziende che producono Made in Italy e che il gruppo controlla (Staff International e Brave Kid), oltre 6000 persone nel mondo, un presidente e un amministratore delegato visionari e una spinta continua verso l’innovazione. Riuscire a valorizzare tutto ciò rende questa nuova avventura sfidante e decisamente unica.

La sostenibilità è sempre più centrale per le aziende. Cosa significa per un gruppo come il vostro?

Innovazione e sostenibilità sono diventati temi chiave in tutti i settori, e ancora di più lo sono in quello della moda, una delle industrie il cui impatto ambientale e sociale è più significativo. Sono gli stessi consumatori ad aver sviluppato una particolare sensibilità e preferenza verso quei brand che sanno coniugare innovazione e sostenibilità nei loro prodotti e servizi. Per OTB sostenibilità è sinonimo di innovazione, efficienza, progresso e responsabilità nei confronti dei dipendenti, della filiera, del territorio e delle generazioni future. È uno state of mind: applichiamo un approccio sostenibile a tutto ciò che facciamo.
Per questo la nostra strategia comprende azioni concrete per ridurre l’impatto delle nostre attività sul pianeta, per valorizzare il nostro prodotto e la sua filiera, e garantire un’attenzione particolare per le persone e i progetti ad alto impatto sociale, anche grazie alla Fondazione OTB.

Tra le tue responsabilità c’è anche il Public Affair. In Italia c’è sempre una narrazione negativa rispetto al ruolo della lobby. Cosa dovremmo fare per cambiarne la percezione?

Credo che sia un retaggio oramai superato. Oggi i Public Affairs sono e devono essere considerati come uno strumento aggiuntivo e fondamentale in tutti i piani di stakeholder engagement: così come le media relations o le digital PR, tutti contribuiscono a costruire la reputazione di un’impresa e a creare relazioni di valore per tutte le parti coinvolte. Le parole chiave sono trasparenza e sinergia. Trasparenza nella costruzione della relazione e sinergia perché il mondo privato e quello pubblico devono saper lavorare insieme, con il fine ultimo di incentivare la crescita dei Paesi e sostenerne il tessuto economico.

Un consiglio per chi vuole intraprendere questa professione.

Chi ricopre il nostro ruolo diventa automaticamente ambassador e volto della propria azienda: bisogna sentire questa responsabilità, gestirla ed esserne all’altezza. Inoltre, il nostro lavoro ti porta ad incontrare e stringere relazioni con interlocutori molto diversi fra loro: che sia con un imprenditore, con un’istituzione o con un giornalista, essere aggiornati, pronti e quindi capaci di essere facilitatori per le parti risulta determinante.
Questo significa studiare, leggere, essere curiosi, sperimentare e mettersi alla prova; ma anche ascoltare gli esperti della materia di cui vi occupate, confrontarvi con loro. Costruire relazioni di valore e avere un team di valore è centrale nella nostra professione, così come saper essere aperti all’ascolto delle esigenze altrui per creare sinergie fra gli attori coinvolti. Senza tralasciare un altro dettaglio: continuare a divertirsi.

 

 

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