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La sharing economy è già qui

10/03/2017

rossella12

Trasparenza, innovazione, creatività ma anche collaborazione, co-progettazione, netwoking: nell’era della sharing economy sono le parole chiave per chi progetta strategie di comunicazione finalizzate a valorizzare l’impegno sociale e ambientale. Tre spunti di riflessione di Rossella Sobrero per la rubrica #ValoreCondiviso.

Nell’era della sharing economy le parole chiave per chi progetta strategie di comunicazione finalizzate a valorizzare l’impegno sociale e ambientale di un’organizzazione sono: trasparenza, innovazione, creatività ma anche collaborazione, co-progettazione, networking.

Tre spunti per riflettere.

1 - L’economia della condivisione è già realtà. Sono sempre di più le persone che scelgono il car sharing, il bike sharing, lo scooter sharing, il car pooling, che utilizzano spazi di coworking, che trovano soluzioni diverse per viaggiare, che scambiano in rete dai mobili ai vestiti per arrivare al tempo e alle competenze.

2 - Il fenomeno si sviluppa in una logica che è sempre più spesso peer to peer, la condivisione avviene a livello orizzontale facendo cadere i confini tra chi produce, chi distribuisce e chi consuma. Una preoccupazione per molte imprese soprattutto della GDO.

3 – Alcune imprese ma anche enti pubblici stanno investendo in progetti e iniziative di sharing economy coinvolgendo in particolare i giovani. Sono diversi i bandi su questi temi: oltre a quelli europei, anche Comune di Milano (Milano Sharing City), Edison Pulse, Fondazione Cariplo, etc.

L’economia della condivisione sta producendo cambiamenti significativi: riduce le esternalità e i costi ambientali e sociali, offre maggiori opportunità di accesso a beni e servizi, crea nuova socialità. Diventare collaborativi è infatti un modo di pensare ma soprattutto un modo di essere. Con risultati che vanno ben al di là dei vantaggi economici

 
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