"Ehi! Rispondi al telefono! E' tua madre, lo so. Sono con lei". Forse avere la voce beffarda e urlata di un cantante punk al posto della Nona di Beethoven come suoneria del cellulare non è proprio il massimo che si può chiedere dalla vita. Pure, ci sono frotte di teen-ager pronti a spendere dei soldi per sentire inveire una rockstar ogni volta che ricevono una telefonata. Tramontata, o fossilizzata, l'era del sex, drugs and rock'n'roll, le suonerie dei cellulari veicolano dunque l'ultima trasgressione del mondo della musica e delle band giovanili, oltre che la metamorfosi delle case discografiche, che abbandonati i Cd come topi in fuga si sono gettate sulla scialuppa di salvataggio del marketing.Perché se le suonerie sono l'ultima frontiera del cool adolescenziale, e non solo, l'etichetta Warner Brothers ha appena rilanciato con i ring-tones (2, 49 dollari al pezzo) in forma di saluto della band Green Day, di cui gli appassionati non avranno dimenticato brani come "Basket Case" e "Brain Stew". Il gruppo punk, scomparso per quattro anni, è infatti riemerso con un nuovo album, "American Idiot", di prossima pubblicazione. Le suonerie fanno dunque parte della sua campagna promozionale, ma nello stesso tempo godono di una loro autonomia commerciale. Tant'è vero che la Warner Brothers Records ha pubblicizzato l'esperimento con degli spot su MTV e MTV2, prima volta in assoluto per il mercato Usa. Una virata verso il marketing che non piace a molti artisti e dirigenti del settore. "L'impressione è che si vada verso un imbastardimento della musica che farà perdere la sincerità e l'intento originario dell'artista" commenta Tony Dimitriades, un agente che rappresenta vari cantanti. Del resto, sembra difficile remare contro la corrente del mercato. Lo scorso anno, gli utenti dei telefonini hanno speso, globalmente, 3,1 miliardi di dollari in suonerie (dati Consect).Ma per gli analisti si tratta solo dell'inizio, vista la produzione di apparecchi sempre più sofisticati in grado di riprodurre file audio di maggior qualità. Una torta particolarmente allettante per le major discografiche. Tanto che la Universal Music Group ha creato una divisione ad hoc, specializzata in ringtones, la Universal Music Mobile. Tra i prodotti più richiesti c'è perfino la voce (finta) di George W. Bush. Anche in cinese. Carola Frediani - TotemCresce il ruolo promozionale dei ringtones in un mercato, come quello musicale, in cerca di nuovi modelli di business.