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L'abolizione di una sigla cambierà l'identità del programma MDG (Millennium Development Goals) dell'

06/09/2005

Polemiche sulla comunicazione proprio mentre la Global Alliance fa il suo esordio all'ONU dopo il riconoscimento ufficiale del mese scorso.

A seguito del riconoscimento della Global Alliance da parte delle Nazioni Unite, dal 7 al 9 settembre una delegazione ufficiale della GA guidata da John Paluszek e da Toni Muzi Falconi, parteciperà ufficialmente alla annuale conferenza DPI/NGO sul tema: La nostra sfida: tante voci per la Pace, il Partenariato e il Rinnovamento.La conferenza precede di pochi giorni l'Assemblea Annuale delle Nazioni Unite (dal 14 al 16) dedicata allo stato dell'arte dei Millennium Goals, la grande sfida lanciata a suo tempo da Kofi Annan al mondo intero.Ma il nuovo Ambasciatore americano, John Bolton, ha inaspettatamente stravolto i preparativi con la proposta di eliminare dal vocabolario delle Nazioni Unite, e quindi da ogni documento preparatorio dell'Assemblea, il lessico che tanta strada aveva fatto in questi ultimi tempi nelle coscienze di molte organizzazioni nel mondo e non solo sociali: Millennium Development Goals meglio noti con la sigla MDG con la quale si descrivono gli otto macro obiettivi per la comunità internazionale di cui, fra gli altri, si occupa quel Global Compaq cui hanno aderito oltre un migliaio di grandi imprese internazionali in larga parte rappresentate dai rispettivi direttori delle relazioni pubbliche.Per la cronaca, gli otto macro obiettivi del millennio sono: la povertà, la discriminazione sessuale, la fame, l'educazione primaria, la mortalità infantile, la salute materna, l'ambiente e la malattia.Come ha detto al New York Times il nostro collega Salil Shetty, direttore mondiale della campagna di informazione sui Millennium Goals, "non saremmo mai riusciti a portare la nostra campagna nelle case di tutti se l'ambasciatore Bolton non ci avesse così platealmente aiutato con la sua inattesa proposta ufficiale".Si profilano giornate di accese polemiche in vista dell'Assemblea Generale su una questione di comunicazione che naturalmente deriva da diversi modi di intendere il ruolo delle Nazioni Unite.Se la proposta Bolton dovesse essere accolta (ed è impensabile che il neo-ambasciatore non abbia calcolato le ripercussioni negative di una eventuale bocciatura formale della sua proposta di esordio), molte delle iniziative avviate dall'ONU dovranno essere profondamente rivisitate.(tmf)
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