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Le imprese sempre più attente alla CSR

14/04/2016

Multinazionali, grandi aziende o PMI: non importa la dimensione. Ormai quasi il 36% delle imprese si impegna per lo sviluppo sostenibile. Se ne parla al Salone della CSR  dell’Innovazione Sociale. Dopo Genova e Portogruaro, tappa a Bologna, Salerno e Roma. E il 4 e 5 ottobre a Milano.

Grandi e piccole imprese sempre più interessate alla sostenibilità e attente ai 17 obiettivi indicati dall’Agenda per uno sviluppo sostenibile 2030, approvata dall’assemblea delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015.

Secondo una ricerca oekom research del gennaio 2016, che ha analizzato circa 3700 aziende in tutto il mondo Italia compresa, il 35,8% delle multinazionali e delle aziende ha migliorato il proprio rapporto con l’ambiente e si è incamminato sulla via dello sviluppo sostenibile, un dato in crescita rispetto al 31% del 2012. Questa evidenza a fronte di un 47,8% (in calo rispetto al 52,3% del 2012) che ha dimostrato un impegno insufficiente verso la sostenibilità.

Il settore Household & personal products è quello che mostra maggiore attenzione verso i temi della Corporate Social Responsibility ottenendo il punteggio di 47,4 su 100 (sono stati applicati 700 parametri per ciascuna azienda valutata), seguito dall’Automotive, con un punteggio di 44,4, e dal comparto dei Trasporti e della Logistica con 38,5. Chiudono la classifica le imprese dei rami petrolifero e immobiliare.

Grandi e piccole imprese sono fra i protagonisti della quarta edizione de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, il più importante evento in Italia sulla responsabilità sociale d’impresa. Sono già 70 le organizzazioni che hanno aderito alla manifestazione che prevede 5 tappe attraverso l’Italia per concludersi con l’evento nazionale a Milano in Bocconi il 4 e 5 ottobre.

Esempi eccellenti dal territorio italiano

Dopo le tappe di Genova e Portogruaro, la manifestazione passerà da Bologna (Università degli Studi, il 12 e 13 aprile), Salerno (Università degli Studi, il 27 aprile) e Roma (Università LUISS Guido Carli, il 12 maggio). Anche grazie alle tappe del Salone vengono valorizzate aziende eccellenti poco conosciute per il loro impegno sociale e ambientale ma che realizzano progetti  innovativi.

È il caso ad esempio di Fratelli Carli, la prima realtà produttiva italiana a diventare ufficialmente una Benefit Corporation, che ha presentato a Genova alcune best practice in campo ambientale e sociale. Tra le altre, l'utilizzo di energia elettrica certificata da fonti rinnovabili a partire dal 2008, l'energia autoprodotta dall’impianto fotovoltaico installato sui tetti dello stabilimento, con una superficie di circa 8500 m², le biciclette Fratelli Carli messe a disposizione dei dipendenti per incentivare la mobilità sostenibile, 594.210 visitatori totali del Museo dell’Olivo.

“Vivace, articolata e partecipata la tappa di Genova lo scorso 18 marzo a Palazzo della Meridiana - riassume Rossella Sobrero, membro del Gruppo promotore del Salone - Ricco il parterre di voci e di temi: lo sviluppo economico del territorio come processo collettivo, la crescita del fenomeno delle Benefit Corporation, un nuovo modo di fare impresa arrivato anche in Italia, l'economia circolare e la green economy per rilanciare la Liguria, il ruolo dei giovani come veri agenti del cambiamento”.

Hanno portato il loro contributo di riflessione Paolo Bassetti, presidente ETIClab, Vito Gulli di AsDoMar, Claudio Pirani di ERG, Beppe Costa a nome di Confindustria e Costa Edutainment, Cesare Vitali di Banca Etica. Oltre alle tante imprese che hanno partecipato ai tavoli di lavoro.

“Aziende eccellenti, esperienze interessanti, location suggestiva - prosegue Sobrero - hanno caratterizzato anche la seconda tappa, il 22 marzo al Campus universitario di Portogruaro (VE). Hanno portato le loro esperienze Alessandro Trivillin, Amministratore Delegato ABS acciai speciali, Anna Pantanali, Responsabile marketing Molino Moras, Roberta Lavecchia e Valentina Zoppas di Benetton Group, Alberto Broglio di FriulAdria e Massimo Cenci di Cariparma - Crédit Agricole. Nella tavola rotonda dedicata al futuro della sostenibilità si sono confrontati attori diversi: Fabrizio Cattelan, Amministratore delegato Cda e Presidente Animaimpresa, Fabrizio Torella, Responsabile attività sociali d’Impresa Ferrovie dello Stato Italiane, Romina Noris, Consulente CSR e sostenibilità, e Francesco Toffoletto, studente universitario della rete CSRnatives”.

Oltre 50 milioni di euro di investimenti per una produzione più sostenibile,13 ettari di foresta con 10 mila piante per ridurre l’impatto visivo e acustico degli impianti, l’obiettivo Infortuni Zero che ha portato ad un - 50% di infortuni sul lavoro rispetto alla media del settore metallurgico: sono solo alcune delle azioni messe in campo da ABS acciai speciali di Udine, un’azienda con oltre 10.000 dipendenti che ha presentato le sue iniziative alla tappa di Portogruaro del Salone della CSR e dell’innovazione sociale.

Interessante l’intervento conclusivo di Chiara Mio, Professore ordinario dell’Università Ca’ Foscari, che ha evidenziato come in tutte le esperienze presentate sia presente una forte componente di innovazione sociale e come tutti i settori, anche i più complessi, possono portare un contributo significativo allo sviluppo della cultura della sostenibilità.

L’edizione 2016 de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale si occupa di Cambiamento, coesione, competitività. Cambiamento, perché è necessario innovare e innovarsi per rispondere alle richieste di una società in rapida trasformazione.  Coesione, per sottolineare il ruolo importante che le relazioni sociali a tutti i livelli hanno per lo sviluppo delle singole organizzazioni ma anche del Paese. Competitività, perché grazie alla capacità di innovare e all’impegno per una maggior coesione sociale le organizzazioni possono affrontare meglio le sfide di un mercato sempre più complesso.

 

 
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