Ferpi > News > Le parrocchie scoprono le Rp

Le parrocchie scoprono le Rp

15/02/2015

Se il Vaticano è stato sempre avanti in fatto di comunicazione, la rivoluzione avviata da Papa Francesco inizia ad arrivare anche in periferia, sul territorio. E la Diocesi di Milano fa da apripista.

Un portavoce, un responsabile della comunicazione in ogni parrocchia. Questo lo scopo del corso La Parrocchia comunica,organizzato dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Milano.

«Spesso nelle parrocchie la comunicazione è ridotta a una attività secondaria, come le pulizie o la manutenzione degli immobili. In realtà, a partire dal comando di Gesù, comunicare è la missione fondamentale dei cristiani. O la comunicazione della comunità cristiana è ben realizzata, oppure rischia di dare una contro-testimonianza rispetto alla missione cui è chiamata», spiega don Davide Milani, responsabile della comunicazione della Diocesi di Milano e portavoce dell’Arcivescovo. «Per comunicare il Vangelo nella vita quotidiana, gli strumenti di comunicazione sono di grande aiuto, anche in parrocchia». Spesso si tratta di strumenti piccoli: il sito web, il bollettino, i manifesti. Si tratta di grandi opportunità perché nel territorio raggiungono percentuali alte della popolazione e provengono da una fonte autorevole. «Occorre però comunicare con professionalità – spiega don Milani – conoscendo leggi, tempi, metodi, strumenti, difendendosi dalla cattiva comunicazione, interagendo con gli strumenti locali e nazionali diffusi sul territorio, promuovendo media e occasioni di comunicazione propri, con uno stile evangelico, vicino alla gente, originale rispetto alla tendenza urlata e morbosa dalla quale pare impossibile differenziarsi. Ma non siamo soli: un grande aiuto viene dagli strumenti di comunicazione ecclesiali diocesani e nazionali, da diffondere sul territorio, rispetto ai quali la comunicazione parrocchiale sarà complementare».

Realizzare tutto questo non è questione di tecnica o strumenti: occorre suscitare “vocazioni” alla comunicazione, formare persone disponibili a donare il proprio tempo alla comunità, mettendosi a servizio del progetto complessivo della parrocchia. «Obiettivo del corso è formare una persona che in parrocchia sia il responsabile della comunicazione, capace di trasformare in notizia i fatti della vita della comunità e di quanto è decisivo, pronto a guidare il bollettino parrocchiale, il sito internet, i profili social, coordinare lo stile di manifesti, volantini, capace di relazionarsi con i giornali locali, di gestire le crisi comunicative che possono capitare in parrocchia a seguito di fatti spiacevoli o gravi. Così come a capo della Caritas parrocchiale o del gruppo dei catechisti c’è una persona competente e responsabile, così deve essere anche per la comunicazione», conclude don Milani.

Docenti saranno giornalisti, mass mediologi, professionisti che spiegheranno come stendere un progetto di comunicazione, dotarsi di uno stile comunicativo originale e in sintonia con la missione spirituale della parrocchia, curare l’immagine coordinata, parlare i linguaggi dei social media, affrontare i momenti critici, allestire un piccolo ufficio stampa.

Le lezioni partiranno sabato 7 marzo, dalle 9.30 alle 13.00, e si protrarranno per tutto il mese. Sede la Sala Convegni della Curia (Piazza Fontana, 2) a Milano. Costo 30 euro. In autunno il secondo modulo del corso.

Programma
Sabato 7 marzo: Dire. «La parrocchia comunica. Missione e dovere», don Davide Milani, responsabile Comunicazione Arcidiocesi di Milano; «Lo stile comunicativo della comunità cristiana», Ruggero Eugeni, docente Semiotica dei Media, Università Cattolica, Direttore di Almed, Alta scuola in Media Comunicazione e Spettacolo; «Tra il “bollettino” e Facebook: quale linguaggio per comunicare oggi», Piermarco Aroldi, docente Sociologia delle comunicazioni di massa e Teoria e tecnica delle comunicazioni sociali, Università cattolica.
Sabato 14 marzo: Pensare. «Il piano di comunicazione, la redazione, le notizie», Paolo Garavaglia, responsabile Comunicazione marketing e media relations di Trenord; «Connessi con la Diocesi», Pino Nardi, direttore www.chiesadimilano.it e coordinatore Milano Sette; «La vita della Chiesa universale: opinioni e commenti sui “grandi temi”», Francesco Ognibene, caporedattore Avvenire.
Sabato 21 marzo: Fare. «Giornale, notiziario, sito web, social media… Quali strumenti usare», Daniele Bellasio, Social media editor e caporedattore Il Sole 24 Ore; «L’immagine (coordinata) della parrocchia. La grafica», Adriano Attus, direttore creativo Il Sole 24 Ore.
Sabato 28 marzo: Dialogare. «Dialogare con i giornali locali e i media del territorio», Gerolamo Fazzini, giornalista Credere e Famiglia Cristiana, consulente editoriale; «Quando la parrocchia è una (cattiva) notizia: come gestire le crisi comunicative», don Davide Milani, responsabile Comunicazione Arcidiocesi di Milano; «La legge: la normativa sulla privacy, la diffamazione, la registrazione delle testate», a cura dell’Ordine dei giornalisti di Milano.
Il numero di partecipanti è limitato. L’iscrizione è obbligatoria e dovrà essere effettuata entro il 5 marzo fino a esaurimento dei posti.

Per informazioni e iscrizioni: http://www.chiesadimilano.it/comunicazionisociali
Eventi