Daniela Bianchi
ll ruolo del Difensore Civico nella tutela dei diritti e la sfida europea di Marino Fardelli. Per un’Europa in cui la diversità dei popoli diventa forza comune e il dialogo si traduce in azioni condivise per il bene di tutti.
In occasione della sua candidatura per il ruolo di Mediatore Europeo, Marino Fardelli, attualmente Difensore Civico della Regione Lazio e Presidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici Italiani, riflette con noi sul significato e sull’importanza delle figure del Difensore Civico e del Mediatore Europeo come garanti della rappresentanza civica e della tutela dei diritti dei cittadini. La plenaria del Parlamento Europeo si esprimerà su questa nomina il prossimo 17 dicembre a Strasburgo. Come sempre quando si ragiona di Governance, questi ruoli, se ben interpretati, sono l’essenza dell’Europa che vogliamo costruire: un’Europa che non lascia indietro nessuno, che ascolta e protegge. Un’Europa in cui la diversità dei popoli diventa forza comune e il dialogo si traduce in azioni condivise per il bene di tutti. La strada verso un’Unione più coesa passa attraverso il consolidamento della fiducia reciproca e la garanzia che ogni cittadino sia rappresentato, tutelato e rispettato nelle sue aspirazioni.
Qual è il ruolo delle figure del Difensore Civico e del Mediatore Europeo nella tutela dei diritti dei cittadini?
Le figure del Difensore Civico e del Mediatore Europeo sono centrali per garantire che le istituzioni rimangano al servizio dei cittadini. Il Difensore Civico opera garantendo un punto di contatto diretto tra la comunità e le istituzioni, risolvendo problematiche quotidiane e promuovendo trasparenza e giustizia a livello locale. Il Mediatore Europeo, invece, eleva questa funzione a una dimensione sovranazionale, assicurando che le istituzioni dell’Unione rispettino i principi di buon governo e siano sempre orientate alla tutela degli interessi pubblici. Entrambe queste figure rappresentano una salvaguardia essenziale contro l’abuso di potere e la mancanza di equità. Per questo mi sento di dire che in realtà questo ruolo usa principalmente le leve di relatore pubblici, perché va oltre la gestione dei reclami individuali, trasformandosi in una vera e propria garanzia di equilibrio e trasparenza nei rapporti tra cittadini e istituzioni.
Come si può rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee?
La fiducia dei cittadini nelle istituzioni si costruisce attraverso azioni concrete: trasparenza nei processi decisionali, accessibilità delle informazioni e un dialogo costante con la comunità. Il Mediatore Europeo ha un compito fondamentale nel garantire che le amministrazioni europee agiscano in maniera corretta e trasparente, promuovendo una cultura della responsabilità. Attraverso audit regolari, iniziative di sensibilizzazione e strumenti digitali innovativi, è possibile avvicinare l’Unione Europea ai suoi cittadini, rendendola più comprensibile e partecipata. La sfida di rendere le istituzioni europee più vicine ai cittadini richiede un approccio sistemico, che combini governance responsabile e comunicazione efficace. Il Mediatore Europeo, in questa prospettiva, diventa un punto di riferimento per monitorare e migliorare le pratiche amministrative.
Quali sono i valori chiave che guidano l’azione di queste figure di garanzia?
Indipendenza, equità e rispetto per i diritti fondamentali sono i valori cardine che guidano tanto il Difensore Civico quanto il Mediatore Europeo. Queste figure devono incarnare un modello di integrità e imparzialità, operando con l’obiettivo di tutelare i diritti dei cittadini e garantire che le istituzioni lavorino per il bene comune. La mia esperienza mi ha insegnato che un approccio basato sull’ascolto e sulla mediazione è essenziale per costruire un rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazioni. Questi valori costituiscono il fondamento delle azioni volte a promuovere la partecipazione civica e a rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini alle istituzioni che li rappresentano.