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Necessità di misurare il peso della csr

06/04/2004
Le politiche aziendali negli ultimi anni sono largamente incentrate sull'attenzione alla csr ma non sono ancora stati predisposti adeguati sistemi di misurazione della loro efficacia. E' una recente indagine condotta da David Larcker, professore di contabilità della Ernst & Young, a sollevare il problema e a metterne in luce alcuni aspetti molto interessanti. Innanzitutto la frustrazione dei manager che spesso non vedono i riscontri dei loro investimenti nelle non-financial performance (sinonimo di csr) e non riescono a capirne il perchè. A differenza dei risultati finanziari, quelli delle csr non sono facilmente oggettivabili e troppo spesso la fiducia nell'esito di una performance non finanziaria è basata semplicemente sulle intuizioni, non comprovate, dei manager. "I manager continuano a ripetere le stesse cose e finiscono col crederci". Larcker fa l'esempio di una importante catena di fast-food statunitensi che ha deciso di ridurre il turnover tra i suoi dipendenti ed ha avviato una politica aziendale basata sulla lunga durata dei contratti con tanto di bonus ad anniversario come forma di incentivazione. L'idea sottesa era che un dipendente affezionato all'azienda migliori le proprie prestazioni e che tutto questo abbia riscontri sui risultati finali dell'azienda. Ma alla prova dei fatti nessuno degli obiettivi che ci si era prefissi con questa azione è stato raggiunto. Inoltre, ammonisce Larcker, i dati sull'utilità delle csr sono molto più facili da manipolare di quelli finanziari. Urge quindi un sistema attendibile e soprattutto oggettivamente misurabile per verificare quali risultati danno le azioni di csr.
Gabriele De Palma - Totem
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