Redazione
Brand quali Barbecue Mafia, Cosanostra, Mafioso e Labellamafia clothing, che evocano immagini mentali discutibili, sembrano avere un mercato florido e un seguito di consumatori attenti ed esigenti. Questo volume esamina il paradosso connaturato al fenomeno commerciale dei brand con accezione negativa, contestualizzandone caratteristiche e tendenze nel tempo e nello spazio.
Sebbene il tema dei brand con valenza negativa e il conseguente brand hate abbiano ricevuto nel corso degli ultimi anni specifica attenzione, nella letteratura di marketing e comunicazione l'uso deliberato delle associazioni mentali negative ha ricevuto ridotta considerazione. Brand quali Barbecue Mafia, Cosanostra, Mafioso e Labellamafia clothing, che evocano immagini mentali discutibili, sembrano avere un mercato florido e un seguito di consumatori attenti ed esigenti. Malgrado alcune di queste attività siano state più volte denunciate dalle associazioni antimafia come forme che incoraggiano comportamenti contrari all'etica e alla morale comune, la diffusione del fenomeno dei mafia brands non accenna ad attenuarsi.
Questo volume, che s'inserisce nel filone delle ricerche che studiano il caso dei mafia brands connessi agli stereotipi del mondo mafioso, esamina il paradosso connaturato al fenomeno commerciale dei brand con accezione negativa, contestualizzandone caratteristiche e tendenze nel tempo e nello spazio. Evidenzia, inoltre, l'importanza delle associazioni antimafia quale strumento per creare la cultura della legalità e l'avvio della protest economy; ricostruisce, infine, le direttrici fondamentali della responsabilità etica del marketing, attraverso un esame delle principali tendenze della letteratura.