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Nell’innovazione il futuro della Responsabilità Sociale

17/04/2014

_Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale,_ promosso da Università Bocconi, Alleanza delle Cooperative Italiane, CSR Manager Network, Fondazione Sodalitas, Unioncamere e Koinètica, sarà a Milano il 7 e 8 ottobre all’Università Bocconi per la sua seconda edizione. Abbiamo chiesto a _Rossella Sobrero,_ presidente di _Koinètica,_ qualche aggiornamento sulla CSR e sui temi che verranno affrontati al Salone.

Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale promosso da Università Bocconi, Alleanza delle Cooperative Italiane, CSR Manager Network, Fondazione Sodalitas, Unioncamere e Koinètica torna a Milano il 7 e 8 ottobre all’Università Bocconi.
L’edizione 2014 si caratterizza per un articolato programma culturale che propone numerosi momenti di confronto e aggiornamento, una mostra digitale che racconta pensieri e azioni delle organizzazioni sostenibili, una serie di attività di matching tra le imprese presenti.
Il Salone proporrà una riflessione sui 15 anni della CSR: sarà l’occasione per contestualizzare il ruolo della responsabilità sociale e della sostenibilità in un mercato in profondo cambiamento, per analizzare i trend sociali più significativi, per valutare l’impatto delle scelte economiche e finanziare che hanno caratterizzato questi ultimi anni. Ma soprattutto per cercare di capire cosa ci riserverà il futuro: si andrà “oltre la CSR” per affrontare nuove sfide come, per esempio, la Global Social Innovation?
Durante la manifestazione si parlerà anche di processi collaborativi: sharing economy, crowdfunding, marketing p2p, stakeholder engagement sono solo alcune delle modalità di interazione fra profit, non profit, pubblica amministrazione, cittadini. Nuovi modi pensare, di essere e di fare business che stanno modificando il futuro delle imprese e del Paese.
La prima edizione del Salone ha visto 110 organizzazioni presenti, 64 eventi con oltre 200 relatori, 3.000 visitatori (80% dal mondo dell’impresa), 80 giornalisti, oltre 400 servizi stampa, tv e web.
Abbiamo chiesto a Rossella Sobrero, presidente di Koinètica, qualche aggiornamento sulla CSR e sui temi che verranno affrontati al Salone.
In questi quindici anni, com’è cambiata la CSR?
Come molti, considero il primo momento importante della CSR la Strategia di Lisbona del 2000 perché ha indicato un nuovo modo di fare impresa. In questi anni, secondo me, la CSR ha contribuito al cambiamento nei rapporti tra l’impresa e i suoi stakeholder, ha spinto le organizzazioni a innovare e a innovarsi, ha prodotto un’energia positiva finalizzata a cercare soluzioni nuove a problemi antichi. Senza sembrare troppo ottimista, mi sento di dire che la CSR ha portato risultati utili non solo per le imprese ma anche per i loro interlocutori e per la società in generale. Per questo nella seconda edizione del Salone abbiamo pensato di dedicare uno spazio di riflessione ai 15 anni della CSR: per contestualizzare il ruolo della sostenibilità in un mercato in profondo cambiamento, per analizzare i trend sociali più significativi, per valutare l’impatto delle scelte economiche e finanziare che hanno caratterizzato questo cammino.
Quale sarà il futuro della CSR?
Nella pubblicazione Quale futuro per la CSR e l’innovazione sociale?, realizzata in occasione del Salone dello scorso anno, si accennava allo sviluppo della CSR verso la CSI, Corporate Social Innovation. Uno dei motori di questa trasformazione sarà sempre di più la capacità di innovare ma anche di fare rete e di avviare partnership virtuose tra diversi soggetti: imprese della stessa filiera, grandi imprese e start up, imprese e ONP ed Enti pubblici. Senza dimenticare naturalmente il nuovo ruolo del cittadino non più consumatore ma consum-attore come qualcuno lo definisce.
Anche per questo al Salone parleremo di processi collaborativi e di sharing economy. In effetti, i principi della CSR sono molto vicini ad alcuni fattori che caratterizzano quella che oggi viene definita economia partecipativa: collaborazione, condivisione, scambio, fiducia, rispetto, impegno, trasparenza… A questi si aggiunge naturalmente l’innovazione.
Quanto conterà l’innovazione nei prossimi anni?
Nei prossimi anni l’innovazione sarà sempre più necessaria. Si parlerà anche di Global Social Innovation un’evoluzione della Social Innovation che considera la dimensione globale dei problemi proponendo di incrociare i destini del Nord e del Sud del mondo e di inserirli in una visione più ampia. Una nuova dimensione finalizzata a trovare un reale rimedio agli squilibri e alle contraddizioni tra chi crea problemi e chi li dovrebbe risolvere. Un approccio che prevede processi sostenibili e considera fondamentale la triangolazione sussidiaria tra i soggetti che operano al Nord e al Sud del mondo. Secondo questa visione non basta migliorare la partnership tra Stato, Mercato e Terzo Settore nel Nord così come non è sufficiente sviluppare la collaborazione tra gli stessi attori nel Sud del mondo. E’ indispensabile avviare iniziative tra Nord e Sud affinché i vari attori incrocino le loro attività (e i loro destini) in modo nuovo grazie a partnership sinergiche e triangolazioni sussidiarie. Ne ho parlato nei giorni scorsi nel mio blog, CSR e dintorni, e ho registrato, con piacere, molti commenti.
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