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Nordest 2019: la sfida è costruire una rete per inserirsi nel mondo globale

26/09/2007

Dal Triveneto un nuovo orizzonte per le relazioni pubbliche

Questo è stato il focus del Meeting dei Quarantenni, organizzato dal mensile Nordest Europa a Vicenza venerdì 21 e sabato 22 settembre, e indirizzato a tutti i giovani industriali del Nordest. Ma questa è anche la sfida che ogni giorno i relatori pubblici si trovano a dover affrontare. Ed ecco perché al Meeting, seppur con obiettivi ed intenti diversi, si sono incontrati diversi soci Ferpi. Il ruolo delle relazioni pubbliche diventa centrale ancora una volta se si vuole guardare al futuro e creare uno sviluppo consapevole, coordinato e realizzabile. Consapevolezza del cambiamento; coordinamento attraverso un sistema esplicitato di relazioni; importanti investimenti sulle intelligenze italiane per aumentare il capitale relazionale e quello intellettuale: questi risultano i concetti chiave per avviare una nuova fase di sviluppo e mirare al futuro con un'ottica responsabile. Ciò è emerso chiaramente nelle due giornate di studio e riflessione che hanno coinvolto soggetti del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico, economico e giornalistico. Per definire il nuovo modello di quella che in molti auspicano come la "metropoli distribuita infinita" diventa fondamentale la relazione nel suo ruolo di componente strutturale necessaria per creare e mantenere la "rete neurale" che sta alla base della vita della metropoli stessa.
Ma la rete diventa possibile se c'è visione. Se definiamo da dove veniamo, chi siamo e soprattutto dove vogliamo andare. Se si fa un salto culturale e si inizia a pensare nell'interesse collettivo. Se si fa sistema. Se si passa da un'economia dei soggetti all'economia delle relazioni.
Investire sulle relazioni diventa propedeutico per formare un'eccellente classe dirigente, non una "casta" ma una "Nuova Borghesia". Una classe dirigente in grado di superare il capitalismo di interesse mirando al capitalismo responsabile e che lavori per produrre cambiamenti partendo dal basso, in un'ottica inclusiva.
Realizzare la rete richiede il dialogo, servono sussurri, non grida: solo così è possibile creare "rumore organizzato". Fare lobby diventa quindi necessario per comunicare ad una voce unica ed essere ascoltati.
L'occasione del Meeting ha permesso una costruttiva polemica per far sì che ogni soggetto, pubblico o privato, portasse a casa il suo pezzo di responsabilità, per farne massa critica, ragionarci e proporre delle soluzioni. Per portare il cambiamento servono persone disposte a "mettersi in gioco", in grado di gestire relazioni di sistema ed elaborare strategie collettive all'interno del mercato globale. Ma soprattutto servono persone in grado di adottare un atteggiamento duale nei confronti del sistema stesso, tra "l'assomigliare per comprendere" e il "distaccarsi per guidare".
Una domanda sorge quindi spontanea: quale ruolo possono e vogliono avere i relatori pubblici in un simile scenario? La risposta ad ognuno di noi. Ferpi Triveneto ha già raccolto la sfida.
 Elena FornasierClaudio De MonteMariapaola La Caria
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