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Nuovo sito Ferpi: più che un refresh

09/12/2004

Franco Carlini commenta il rifacimento del nostro sito Internet, che a partire dal 5 gennaio 2005 sarà completamente rinnovato nella "faccia" e nella struttura.

C'è poco da fare: anche quando funzionano discretamente (e questo è il caso dell'attuale sito Ferpi.it, sia detto senza presunzione), tuttavia le esigenze cambiano nel tempo. Per un po' si riesce a stiracchiare l'esistente, aggiungendo qua e togliendo là, ma dopo un po' la cosa più non regge. Il fatto è che un sito, a differenza di un libro, è per definizione fluido e mobile, essendo soggetto a pressioni, a loro volta frutto delle relazioni che esso veicola e dei nuovi bisogni e desideri. A questo si aggiunga una umana voglia di novità visiva e concettuale.
Dunque tutti i siti web abbastanza spesso conoscono dei "refresh" se non dei rifacimenti totali. In questo caso la nuova "faccia" non è solo una pelle (skin) sovrapposta ai contenuti e alle aree preesistenti. Come ha già scritto Enrico Cogno, il tutto corrisponde a una ridefinizione di compiti e di priorità che ha impegnato il gruppo dirigente nei mesi scorsi.
Nello stesso tempo a noi di Totem è parsa la buona occasione per riprogettare gli strumenti della navigabilità e i pesi relativi dei contenuti. I più assidui frequentatori del sito noteranno - a partire dal 5 gennaio, quando andrà online - che la nuova Home è uno sviluppo dell'attuale indice-mappa del sito. E che questa, a sua volta, era una delle due proposte che a suo tempo vennero sottoposte a giudizio critico.
Se ora riemerge, sia pure in modo rivisto e riletto, è perché quella proposta conteneva due semplici "trucchi" percettivi che non sono frequenti negli altri siti: si abbandona dunque la struttura troppo "portalosa" a colonne, e si aggregano in nuvole spaziali e di colore le diverse aree.
Secondo noi (ma saranno i frequentatori a confermarlo o smentirlo), questo permette di formarsi più facilmente una mappa mentale della struttura del sito e dovrebbe rendere più facile il contatto e la conoscenza, specialmente nei confronti dei molti nuovi incontri di Rete che Ferpi sta intrattenendo con studenti e studiosi.
Le controindicazioni? Naturalmente ci sono e la prima è lo choc da novità: ci spiegano gli psicologi che noi umani abbiamo una naturale tendenza all'abitudine, perché tutte le cose di routine, una volta che siano divenute tali, rendono più semplice la vita. Talora anche interfacce mal combinate (si pensi ai menu di alcuni telefoni cellulari) sembrano gradevoli e utili quando sia invalsa l'abitudine, ma ovviamente questo non è un buon motivo per non provare a cambiare e migliorare.
L'invito dunque è insieme al confronto con la versione precedente, ma anche a fare qualche test con amici e colleghi che non lo conoscevano in precedenza: capiscono rapidamente dove sono finiti? Cosa c'è in questo sito? E cosa ci possono fare di utile e di gradevole?
In fondo il web permette anche questo, di provare e cambiare facilmente, sfruttando la leggerezza dei bit.
Franco Carlini
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