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Nutrire le città, coltivare il futuro

01/10/2015

Cibo, cultura, innovazione sono i temi al centro del grande cartellone di eventi organizzati dalla città di Torino, in programma dal 25 settembre al 25 ottobre, con l’intento di collegarsi ai temi di Expo 2015 e mettere in rilievo le expertise storiche della città sabauda. Ne abbiamo parlato con Luisa Piazza che dirige il servizio Marketing, Promozione e Turismo della Città di Torino.

Expo è indissolubilmente legato a Milano ma, in realtà, molte altre città italiane anche Torino ha scelto di impegnarsi in una serie di eventi legati al tema del food. Cos’è e come nasce “Nutrire le città – Coltivare il futuro”?

“Nutrire le città – Coltivare il futuro” è il grande cartellone di eventi organizzati dalla Città di Torino - dal 25 settembre al 25 ottobre - in raccordo con l’Expo 2015 di Milano con l’intento di collegarsi alle riflessioni internazionali sulle sfide connesse all’alimentazione e alla crescita sostenibile.

Si tratta di un ricco palinsesto di eventi internazionali e appuntamenti culturali e artistici dedicati al rapporto fra contesti urbani e alimentazione, una vera e propria cornice di riferimento al cui interno si intende stimolare il confronto, anche a livello locale, sui grandi temi della nutrizione, dell’agricoltura e del rapporto aree urbane/aree rurali in una prospettiva di economia sostenibile e di condivisione di buone pratiche sperimentate dalle città e dalle comunità locali.

Si tratta di tematiche sulle quali Torino ha maturato una storica e consolidata expertise: dal consumo intelligente e responsabile dei prodotti agroalimentari alla scelte di filiera corta per i produttori dei cibi destinati alle mense scolastiche; dalla sana alimentazione insegnata già dai primi anni della scuola dell’infanzia, alla potabilizzazione delle acque del Po, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare Terra Madre, il progetto concepito da Slow Food - movimento nato in Piemonte - per dare voce e visibilità ai contadini, pescatori, allevatori, trasformatori, piccoli produttori per preservare le colture e culture locali, e che si riunisce ad anni alterni proprio a Torino.

Come si struttura il calendario degli eventi?

Nutrire le Città vede oltre 40 appuntamenti, diffusi in città, che spaziano dall’educazione ambientale all’approfondimento scientifico, dai dibattiti alle mostre, dalle iniziative di sensibilizzazione sociale all’incontro con la produzione agricola ed agroalimentare, al consumo responsabile. E, come sempre accade nei progetti molto complessi, questo programma si è potuto realizzare grazie ad uno stretto partenariato pubblico-privato che vede la partecipazione della Città di Torino, con il supporto della Fondazione Torino per la Cultura, la collaborazione della Fondazione Torino Smart City, l’associazione Città del Bio, e una serie di sponsor e partner che hanno condiviso – non solo finanziariamente, ma anche con progetti, servizi e contenuti – la realizzazione del programma.

Due i momenti “clou” di Nutrire le Città: il III Forum mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo economico locale, in svolgimento dal 13 al 16 ottobre, realizzato insieme con UNDP che vedrà l’arrivo di 1.500 delegati da tutto il mondo, 80 Paesi partecipanti, sindaci, ministri, capi di Stato e personalità di rilevanza internazionale tra i quali il Segretario dell’ONU Ban Ki-moon. Obiettivo del Forum, definire l’Agenda post-2015 per lo sviluppo economico; il 18^ Festival del CinemAmbiente dal titolo “Movies save the Planet”, appuntamento storico spostato in via straordinaria in ottobre, dal 6 all’11, con un ricco palinsesto di film incentrati sulle sfide ambientali ed il rapporto fra produzione e consumo alimentare.

Tra gli altri numerosi incontri, dibattiti e mostre, merita segnalare anche l’edizione speciale di “Fa' la cosa giusta!”, la fiera nazionale del consumo etico e degli stili di vita sostenibili per la prima volta Torino, dal 17 al 18 ottobre.

Cosa rappresenta per Torino un’iniziativa come questa?
Per Torino Nutrire le Città rappresenta un’occasione per rafforzare il proprio ruolo - a livello nazionale ed internazionale - su queste tematiche, favorendo un dibattito a più voci tra esperti, istituzioni di settore e largo pubblico, mostrando la centralità del settore dell’alimentazione per l’economia del proprio territorio.

E la comunicazione che ruolo svolge?
Il “cosa/come” comunicare in un contesto così ricco di appuntamenti, i cui target e ambiti geografici sono molto differenti, ha richiesto un'attenzione particolare per riuscire a coinvolgere  in modo chiaro i due i macro-target. Da un lato, per Nutrire le Città e CinemAmbiente, un pubblico nazionale, persone sensibili all’ambiente; dall’altro, per il Forum, un pubblico più ristretto ed internazionale composto da esperti, istituzioni e associazioni di settore. La scelta di comunicazione è stata, quindi, di puntare su una campagna-ombrello rappresentata da Nutrire le Città, attraverso un visual molto lineare: claim: "Nutrire le città- Coltivare il Futuro", pay-off: "Cibo, cultura, innovazione", marchio che gioca sulla contrapposizione di uno skyline molto stilizzato (simbolo delle città) i cui 8 colori connotano le varie tipologie di eventi inseriti nel programma di Nutrire;  skyline poggiato su una spiga di grano, in trasparenza, che richiama le componenti di sostenibilità e nutrizione. Questo visual firma sia la campagna-ombrello di Nutrire le Città, sia le due campagne dedicate, quella di CinemAmbiente - che rielabora i grafismi della prima – sia quella del World Forum of Local Economic Development, che disponeva già un suo marchio iniziale non modificabile.

In termini di mezzi, la scelta è stata piuttosto netta: utilizzo di above the line nazionale, per Nutrire e CinemAmbiente; molto below the line e attività di media relations su base internazionale, integrata con social media,  SEO e SEM,  per il Forum.




Informazioni e programma dettagliato su:

 

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